7/9/2016 ● Cultura
"Ma che diamine, svegliatevi un po’!"
“…vengo appositamente in Molise da Trieste, giro il Molise da qualche
giorno, e ovunque trovo inaccessibile il patrimonio storico-culturale. A Scapoli
chiuso il museo della Zampogna: ho visto tanti bei documentari in merito, vengo,
affascinata dalla vostra storia, e il museo è chiuso e non si sa quando apre.
Vado ad Agnone, impossibile visitare tutte le chiese. Arrivo a Guglionesi, sotto
un diluvio, per visitare la vostra bella cripta, e non mi è permesso di entrare…
Non trovo un’informazione turistica, da nessuna parte. Ma c’è un’amministrazione
in questo paese? Non ci sono segnaletiche, eppure nel web, prima di arrivare
qui, ho letto tante cose belle ed interessantissime sul vostro paese. Mi scusi
lo sfogo con Lei… ma che diamine, svegliatevi un po’! Non posso andare via senza
aver visto almeno la cripta di Guglionesi. Sa quanti chilometri ho fatto per
venire qui? Sono praticamente tutta bagnata dalla pioggia, ma non importa…
purché si riesca a visitare il monumento!”.
È l’accorato sfogo di una signora di Trieste (giunta a Guglionesi con una sua amica), stamattina presso il mio negozio (ARS). Ho interrotto il mio lavoro, mi sono messo a disposizione da volontario per la signora di Trieste e soprattutto per la "cultura di Guglionesi", rendendo così accessibile la cripta, un luogo di cultura da visitare… nei
suoi desideri. E non è la prima volta che la coscienza guglionesana mi porta ad
interrompere il lavoro per rendermi disponibile in tal senso.
“Ma che diamine, svegliatevi un po’!”, il messaggio a chi continua a
(non?) percepire istituzionalmente la valorizzazione del patrimonio
storico-culturale di Guglionesi.