Auguriamoci, tutti, che presto, anche per il dibattio politico sulla valorizzazione patrimoniale della nostra realtà locale, la cultura divenga strumento di "professionalità" (conoscenza, competenza ed esperienza) e meno "in forma volontaria" (a volte eccessivamente amatoriale).
Solo così potrà concretizzarsi un investimento collettivo sui "saperi".

PS. Tra qualche giorno (14 agosto) ricorrere il secondo anniversario della "scomparsa" del museo civico archeologico di Guglionesi.
Una (pro)vocazione a proposito di "saperi": come mai reperti del territorio di Guglionesi di cultura ed epoca "frentane" sono stati integrati, circa due anni fa, in un museo regionale del capoluogo regionale a vocazione "sannita" [Museo sannitico di Campobasso], con evidente incongruenza nella collocazione museale definitiva dei reperti di Guglionesi?

Culturalmente il "Molise adriatico" del VI-VII secolo A. C. evade i confini del Sannio. Non a caso, nel contesto "frentano" del territorio guglionesano sono evidenti i ritrovamenti anche di matrice "picena", a testimonianza dell'antica assonanza adriatica nella cultura dei popoli di costa.