13/5/2016 ● Cultura
La musica riesce a portarci altrove, ci penetra e non ci lascia…
La musica è la più immateriale delle arti, capace di influenzare il nostro
stato d’animo. Scriveva William Shakespeare nel “Mercante di Venezia” : <<L’uomo
che non ha musica dentro di sé e non è commosso dall’accordo di dolci suoni, è
incline ai tradimenti, agli stratagemmi e ai profitti; i moti del suo spirito
sono tristi come la notte, e i suoi effetti bui come l’Erebo : non fidatevi di
un uomo simile>>. La musica è una forma di comunicazione eccezionale, evoca e
rinforza le emozioni. Musica e canto hanno effetti profondi su ciascuno di noi.
Ciò premesso, condivido l’opinione di Alex Ross, critico musicale del ’New
Yorker’ : “Per costruire il pubblico del futuro, le istituzioni classiche
dovrebbero creare più legami tra generi diversi” (cfr.Alex Ross – Senti questo -
Editore Bompiani). Insomma, detto sinteticamente, possono piacere entrambi:
Frank Sinatra e Claude Debussy, Umberto Tozzi (‘Gloria’ una delle sue canzoni
famose) e Giuseppe Mascolo (compositore della marcia sinfonica “Fascino
esotico”), Zucchero (artista di formazione blues) e Luciano Pavarotti (cantante
lirico, apprezzato in tutto il mondo).
A partire dagli anni sessanta-settanta nelle feste patronali, all’elemento
tradizionale, è stato sovrapposto l’esibizione di un cantante come elemento
innovativo. Ma il fascino dell’Orchestra di Fiati e il suo ruolo di ambasciatore
della cultura musicale è rimasto immutato. Sopra ho citato il compositore
Giuseppe Mascolo nonché direttore d’Orchestra (15 giugno 1927 – 11 febbraio
1974); ecco un breve curriculum. Liceo classico di Altamura e laurea in Lettere
e Filosofia all’Università di Napoli. Durante il periodo universitario frequenta
il Conservatorio di San Pietro a Majella. Nel 1964 è direttore dell’Orchestra
Stabile di Pescara, nel 1966 direttore del Concerto Musicale della città di
Castellana Grotte (Bari). Nel 1970 organizza il primo “Raduno Nazionale delle
Bande Musicali da Giro a Ferrandina (Matera). Come compositore, fa parte di
quella generazione di autori che propongono un nuovo repertorio per l’Orchestra
di Fiati, fondato su una vera e propria orchestrazione sinfonica. Autori e
direttori come Giuseppe Mascolo, Giovanni Orsomando, Ernesto Abbate, Nicola
Centofanti e Giovanni Astarita Misasi (docente di Strumentazione per Banda al
Conservatorio “Piccinni” di Bari), propongono nuove pagine di letteratura per
formazioni orchestrali di fiati, ognuno con il proprio stile personale.
In particolare Giuseppe Mascolo, nella sua produzione, si segnala per la sua
solida conoscenza della tecnica contrappuntistica bachiana, nonché per gli
innovativi intarsi di quelle sonorità “orientaleggianti” (vedasi la marcia
sinfonica “Fascino esotico” già indicata).
Buon ascolto.