12/5/2016 ● Eventi
Dal 13 maggio, mostra d'arte a Larino sui "Santi Patroni della Diocesi"
A partire dal 13 maggio 2016 sarà possibile visitare a Larino la Mostra sui
Patroni della Diocesi: San Basso, San Pardo, San Timoteo e i Santi Martiri
Larinesi Primiano, Firmiano e Casto.
Allestita in una sala del Museo Diocesano, posto in un’ala dell’Episcopio
larinese, comprende interessanti opere d’arte (tele, statue e reliquiari)
appartenenti, in particolare, alle Cattedrali di Termoli e di Larino, a cui si
aggiungono una serie di documenti, accuratamente selezionati presso l’Archivio
Storico Diocesano; il tutto legato al culto dei sei speciali Referenti presso
l’Altissimo.
Offre anche una sezione contenente capolavori di artisti contemporanei e di un
gruppo di studenti del Liceo Artistico “Maiorana” di Termoli.
San Basso, Patrono principale di Termoli e, insieme a San Pardo, anche della
Diocesi, da alcuni è ritenuto primo Presule di Nizza, in Provenza, e da altri è
posto in cima alla cronotassi episcopale di Lucera. Allo stato attuale delle
nostre conoscenze, però, non è possibile formulare ipotesi articolate, e quindi
soddisfacenti, sulla sua biografia.
Le spoglie mortali del Santo sono custodite nella Cattedrale termolese.
Il culto di San Basso, da secoli, è sempre molto vivo a Termoli. Da ricordare,
tra l’altro, la caratteristica processione a mare che si svolge in suo onore il
3 agosto di ogni anno.
San Pardo, Patrono principale di Larino e, insieme a San Basso, anche della
Diocesi, era un Vescovo che, reduce dal Peloponneso, trascorse buona parte della
sua vita terrena nell’antica Daunia, partecipando, probabilmente, al Concilio di
Arles nell’anno 314.
I resti mortali del Santo sono custoditi nella Cattedrale di Larino.
In suo onore si svolge in città, nella terza decade di ogni mese di maggio, una
speciale manifestazione folcloristica: la sfilata di circa 130 carri addobbati e
ricoperti di fiori, trainati da bestiame bovino.
San Timoteo, Compatrono di Termoli e, insieme ai Santi Martiri Larinesi, anche
della Diocesi.
Si tratta proprio del destinatario delle due lettere dell’Apostolo Paolo di cui
era, come è noto, il Discepolo prediletto. I suoi resti mortali, giunti a
Termoli, forse, a seguito della IV Crociata, furono occultati con cura, nel
1239, in un angolo remoto della Cattedrale adriatica e rinvenuti casualmente nel
1945.
I Santi Larinesi Primiano, Firmiano e Casto, Compatroni di Larino e, insieme a
San Timoteo, anche della Diocesi, subirono il martirio nell’antico capoluogo
frentano, durante l’ultima persecuzione decretata da Diocleziano, tra il 303 ed
il 304. I resti mortali dei primi due vennero trafugati, intorno all’anno 840
dai lesinesi e dai lucerini, portati a Lesina e proclamati particolari Patroni
della nascente città lacuale.
Nella seconda metà del XVI secolo, a seguito di un’inondazione del mare che
distrusse Lesina, le loro spoglie mortali furono traslate nella Basilica
dell’Annunziata di Napoli dove attualmente si trovano.
I sacri resti di San Casto sono tuttora custoditi nel tempio della “Visitazione”
a Larino.
Giuseppe Mammarella