BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


12/5/2016 ● Eventi

Dal 13 maggio, mostra d'arte a Larino sui "Santi Patroni della Diocesi"


  Diocesi Termoli-Larino ● 1355


A partire dal 13 maggio 2016 sarà possibile visitare a Larino la Mostra sui Patroni della Diocesi: San Basso, San Pardo, San Timoteo e i Santi Martiri Larinesi Primiano, Firmiano e Casto.
Allestita in una sala del Museo Diocesano, posto in un’ala dell’Episcopio larinese, comprende interessanti opere d’arte (tele, statue e reliquiari) appartenenti, in particolare, alle Cattedrali di Termoli e di Larino, a cui si aggiungono una serie di documenti, accuratamente selezionati presso l’Archivio Storico Diocesano; il tutto legato al culto dei sei speciali Referenti presso l’Altissimo.
Offre anche una sezione contenente capolavori di artisti contemporanei e di un gruppo di studenti del Liceo Artistico “Maiorana” di Termoli.

San Basso, Patrono principale di Termoli e, insieme a San Pardo, anche della Diocesi, da alcuni è ritenuto primo Presule di Nizza, in Provenza, e da altri è posto in cima alla cronotassi episcopale di Lucera. Allo stato attuale delle nostre conoscenze, però, non è possibile formulare ipotesi articolate, e quindi soddisfacenti, sulla sua biografia.
Le spoglie mortali del Santo sono custodite nella Cattedrale termolese.
Il culto di San Basso, da secoli, è sempre molto vivo a Termoli. Da ricordare, tra l’altro, la caratteristica processione a mare che si svolge in suo onore il 3 agosto di ogni anno.

San Pardo, Patrono principale di Larino e, insieme a San Basso, anche della Diocesi, era un Vescovo che, reduce dal Peloponneso, trascorse buona parte della sua vita terrena nell’antica Daunia, partecipando, probabilmente, al Concilio di Arles nell’anno 314.
I resti mortali del Santo sono custoditi nella Cattedrale di Larino.
In suo onore si svolge in città, nella terza decade di ogni mese di maggio, una speciale manifestazione folcloristica: la sfilata di circa 130 carri addobbati e ricoperti di fiori, trainati da bestiame bovino.

San Timoteo, Compatrono di Termoli e, insieme ai Santi Martiri Larinesi, anche della Diocesi.
Si tratta proprio del destinatario delle due lettere dell’Apostolo Paolo di cui era, come è noto, il Discepolo prediletto. I suoi resti mortali, giunti a Termoli, forse, a seguito della IV Crociata, furono occultati con cura, nel 1239, in un angolo remoto della Cattedrale adriatica e rinvenuti casualmente nel 1945.

I Santi Larinesi Primiano, Firmiano e Casto, Compatroni di Larino e, insieme a San Timoteo, anche della Diocesi, subirono il martirio nell’antico capoluogo frentano, durante l’ultima persecuzione decretata da Diocleziano, tra il 303 ed il 304. I resti mortali dei primi due vennero trafugati, intorno all’anno 840 dai lesinesi e dai lucerini, portati a Lesina e proclamati particolari Patroni della nascente città lacuale.
Nella seconda metà del XVI secolo, a seguito di un’inondazione del mare che distrusse Lesina, le loro spoglie mortali furono traslate nella Basilica dell’Annunziata di Napoli dove attualmente si trovano.
I sacri resti di San Casto sono tuttora custoditi nel tempio della “Visitazione” a Larino.

Giuseppe Mammarella

Cartellone




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