14/4/2016 ● Politica
Approvato il Piano di Tutela delle Acque della Regione Molise
La Giunta regionale del Molise, con delibera n.139, ha adottato il Piano
regionale di Tutela delle Acque (PTA).
“Tale provvedimento, portato avanti in collaborazione con l’Arpa Molise,
rappresenta un momento imprescindibile nell’ambito delle azioni finalizzate alla
gestione sostenibile della risorsa idrica che costituisce uno degli obiettivi
prioritari nel quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, come
definito dalla direttiva 2000/60/CE “Quadro per l’azione comunitaria in materia
di acque”, commenta l'assessore alla Tutela ambientale, Vittorino Facciolla, che
con il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, esprime soddisfazione
per l’adozione di "uno strumento conoscitivo e programmatico che si pone come
obiettivo l’utilizzo sostenibile della risorsa idrica".
“La valenza del Piano è maggiore se si pensa che tale approvazione arriva dopo
quella del Piano regionale dei nitrati, del Piano regionale dei Rifiuti e sulla
ormai prossima approvazione della Legge Forestale regionale e della Legge
regionale sulla qualità dell’aria, allineando così la Regione Molise alle più
efficienti regioni d’Europa”.
In particolare, il Piano di Tutela delle Acque definisce, sulla base di una
approfondita attività di analisi del contesto territoriale e delle pressioni
dallo stesso subite, il complesso delle azioni volte da un lato a garantire il
raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi intermedi e finali di qualità
dei corpi idrici e, dall’altro, le misure comunque necessarie alla tutela
qualitativa e quantitativa dell’intero sistema idrico sotterraneo, superficiale
interno e marino- costiero.
Gli obiettivi salienti del Piano di tutela sono sintetizzabili nell’ambito delle
misure e azioni volte alla prevenzione dell’inquinamento dei corpi idrici non
inquinati; al risanamento dei corpi idrici inquinati attraverso il miglioramento
dello stato di qualità delle acque, con particolare attenzione per quelle
destinate a particolari utilizzazioni; al rispetto del deflusso minimo vitale;
al perseguimento di un uso sostenibile e durevole delle risorse idriche, con
priorità per quelle potabili; alla preservazione della capacità naturale di
autodepurazione dei corpi idrici, nonché della capacità di sostenere comunità
animali e vegetali ampie e ben diversificate.
Al Piano di Tutela delle Acque è riconosciuta, per legge, la natura di stralcio
territoriale e di settore del Piano di Bacino e come tale il Piano si pone nella
gerarchia delle pianificazioni del territorio come atto sovraordinato, cui
devono coordinarsi e conformarsi i piani ed i programmi nazionali, regionali e
degli enti locali in materia di sviluppo economico, uso del suolo e tutela
ambientale.