13/4/2016 ● Politica
Referendum 17 aprile: appello ragionevole e costruttivo per il bene comune del Paese
Papa Francesco ha rivolto alla Chiesa universale e a tutti gli uomini e
donne nel mondo l’appello sulla “cura della casa comune” che è la nostra Terra.
Ha espresso in maniera efficace l’analisi della situazione attuale e
l’orientamento auspicabile che l’umanità intera è chiamata ad assumere per
custodire il dono della creazione e costruire uno sviluppo compatibile secondo i
principi di quell’“ecologia umana” integrale che il Vangelo ispira e che
l’insegnamento sociale della Chiesa propone.
Anche i nostri Pastori delle Chiese di Abruzzo e Molise, in questi anni hanno
pronunciato, partendo dall’ascolto del nostro popolo e coinvolti in difesa del
territorio in cui insieme viviamo, riflessioni relative alle tante crisi
ambientali ed economiche legate alla minaccia della deriva petrolifera che
interessa ancora le nostre coste e le nostre terre.
Come espresso durante l’ultima sessione del Consiglio Permanente della CEI, nel
nostro Paese è necessaria un’ampia valutazione riguardo la transizione
energetica, che porti a entrare in maniera consapevole ed efficace nel secolo
delle energie rinnovabili, della sobrietà energetica e di un nuova alleanza tra
creatura umana e creazione naturale.
Il prossimo referendum abrogativo del 17 aprile è una delle occasioni propizie
per tale percorso, ben più ampio di questo importante appuntamento, destinato a
far crescere in Italia non solo una politica economica alternativa e capace di
futuro, ma anche a diventare momento di consapevolezza civile nella
partecipazione democratica di ogni cittadino.
In questo periodo in cui la convivenza sociale si fa più difficoltosa e
conflittuale, e la crisi della rappresentanza politica porta alla sfiducia e
alla chiusura, l’invito ad esercitare col voto referendario la propria sovranità
ragionevole e costruttiva in un ambito così vitale, può segnare, anche un motivo
di riappropriazione del proprio ruolo di cittadinanza attiva e condivisa, che in
molte occasioni viene vanificato.
Auspichiamo quindi che il prossimo 17 aprile tutti parteciperanno con
convinzione all’esercizio del voto referendario, perché un popolo che vota è un
popolo libero e responsabile.
Consulta Regionale UPSL
Abruzzo e Molise