22/3/2016 ● Politica
Viabilità, lettera aperta dei parroci al presidente della Provincia di Campobasso
Al Presidente della Provincia
di Campobasso
Dott. Rosario De Matteis
OGGETTO : LETTERA APERTA
Spettabile Presidente,
Il nostro caro papa Francesco ripete spesso :“Non lasciatevi rubare la
speranza”. Queste parole sono risuonate tra noi parroci dopo l’incontro con gli
amministratori, lo scorso 07 gennaio a Mafalda, sul problema della viabilità nel
nostro territorio. Le siamo grati per aver accolto il nostro invito e attraverso
di lei all’assessore Nagni e per quanto è stato pubblicamente comunicato sui
futuri interventi, sui progetti in atto ed i fondi disponibili.
Gli avvertimenti sulla scarsità delle risorse rispetto alle reali urgenze ci
hanno lasciato un pò di amarezza, come gli stessi amministratori e tecnici,
presenti all’incontro, non hanno nascosto il loro senso di frustrazione, di
impotenza quasi di fronte alle enormi difficoltà economico-amministrative che di
fatto impediscono di realizzare quanto sarebbe necessario. Tutti concordano nel
riconoscere che ormai gli interventi-tampone sono dei palliativi che non
risolvono le gravi criticità; i fondi disponibili sono solo il 10% delle somme
necessarie per interventi pesanti, straordinari e definitivamente risolutivi.
“Si farà quel che si potrà fare” come pubblicamente è stato promesso. Entro il
30 giugno prossimo saranno appaltati e aperti i cantieri per alcuni interventi
sulle nostre strade pertanto attenderemo perché vengano realizzati per iniziare
a migliorare la viabilità.
Conveniamo - da quanto si diceva - sull’ottimizzazione delle poche risorse,
sull’individuazione delle situazioni più gravi, sul coinvolgimento dei sindaci,
sul dialogo ed il confronto come metodo da perseguire con caparbietà, favorendo
la collegialità e la condivisione territoriale, superando campanilismi,
personalismi e contrapposizioni partitiche. Papa Francesco ancora ci ricorda che
“l’unità deve prevalere sul conflitto” e che bisogna operare perché gli opposti
raggiungano “una pluriforme unità che genera nuova vita”; ci dice ancora che “il
tutto è superiore alla parte” invitandoci a coniugare insieme globalizzazione e
localizzazione.
Siamo convinti che deve partire soprattutto dal basso una nuova modalità di
rapporto con il territorio che ci è stato affidato e che dovremmo ”lasciare
migliore di come lo abbiamo ricevuto”.
La nostra area presenta una fragilità forse la più grave di tutta la regione;
questo richiede un’eccedenza di attenzione che non è un privilegio a danno di
altre aree. Servire i piccoli comuni costa molto, metterli in rete comporta
gestioni costose, ma non si possono abbandonare queste comunità; chiediamo alla
politica regionale di privilegiare le realtà più piccole e più emarginate con
precise scelte prioritarie. Le persone non sono semplici numeri, né materiale
per statistiche e percentuali; soprattutto gli anziani, gli ammalati, i ragazzi
che devono andare a scuola, i lavoratori pendolari, hanno una dignità che va
comunque difesa perché esprimono il valore assoluto della persona. Sono di fatto
le nostre ‘periferie’; l’attenzione e il servizio a queste misura il nostro
grado di civiltà.
Occorre una visione strategica sul nostro futuro, oculatezza nelle scelte, una
buona dose di cultura del bene comune, un atteggiamento non rassegnato né
remissivo, capacità politica per scuotere le coscienze di chi ha più alte
responsabilità di governo. L’alternativa è l’inesorabile declino.
Noi sacerdoti continueremo ad essere vigili sul nostro territorio, non per
giudicare ma per contribuire a costruire, per dare speranza, per sostenere ogni
sforzo teso a migliorare le condizioni di vita delle nostre comunità. Saremo
sempre pronti a sollecitare momenti di confronto-incontro tra tutti i
responsabili della cosa pubblica, sinceramente interessati al bene delle persone
e al futuro dei nostri giovani. Il nostro vuol essere un richiamo ad un metodo
democratico che garantiamo di voler favorire e incoraggiare sempre tra tutte le
forze politiche e sociali della nostra Regione in virtù della chiamata che
abbiamo come parroci di servire le persone con le quali condividiamo ansie e
speranze.
Nell’augurio di poter insieme “lasciare questo mondo migliore di come lo abbiamo
“, affidiamo lei ed i suoi collaboratori al Dio della Vita, perché possa
realizzarsi il suo sogno, quello di una fraternità universale che abita e sa
prendersi cura del mondo quale casa comune.
Buona Pasqua di Resurrezione.
I Sacerdoti della zona pastorale di Montenero-Castelmauro:
Sac. Matteo Moccia, parroco emerito di Petacciato
Sac. Gianfranco Mastroberadino, parroco di Petacciato Parrocchia di San Rocco.
Sac. Marcello Paradiso, parroco di Petacciato Marina Parrocchia del Sacro Cuore
Sac. Gianfranco Lalli, parroco di Guglionesi Parrocchia S. Maria Maggiore
[...]
Sac. Claudio D’Ascenzo,parroco di Montenero di Bisaccia, Comunità Pastorale
“Madonna della Bisaccia”
Sac. Giuseppe Caserio,parroco di Montenero di Bisaccia, Comunità Pastorale
“Madonna della Bisaccia”
Sac. Nicolino Calvitti, parroco di Mafalda Parrocchia sant’Andrea Apostolo
Sac. Franco Pezzotta,parroco di Montecilfone Parrocchia San Giorgio Martire
Sac. Elio Benedetto,parroco di Palata Parrocchia Santa Maria La Nova
Sac. Vincenzo Boccardo,parroco di Acquaviva Collecroce, Parrocchia santa Maria
Ester
Amm. Parr. Sac Angelo Gabriele Giorgetta, di San Felice del Molise Parrocchia
Santa Maria di Costantinopoli e di Montemitro Parrocchia Santa Lucia Vergine e
Martire
Sac. Antonino D’Aulerio, parroco di Castelmauro Parrocchia San Leonardo
Confessore
Sac. Angiolino Boccardo, parroco di Civitacampomarano Parrocchie Santa Maria e
S. Giorgio Martire