10/2/2016 ● Politica
Politica regionale: il punto di vista della Federazione Basso Molise PD
La Federazione del basso Molise vuole esprimere le proprie opinioni in merito
agli ultimi avvenimenti che stanno caratterizzando la vita politica regionale e,
in particolar modo, lo scenario politico del Partito Democratico.
L’assemblea regionale del 9 Gennaio scorso, per evidenti motivi politici, non ha
tratto ancora le conclusioni, per cui si invita tutta la classe dirigente a
riflettere sul sistema Partito. Riteniamo, come più volte espresso, che la
massima espressione democratica della vita di un Partito sia proprio il momento
assembleare. E’, pertanto, indispensabile, proporre più frequentemente tali
momenti. E’ altrettanto indispensabile, però, che tali momenti, non diventino
sistematicamente luoghi in cui si consumano le famigerate “rese dei conti”.
Devono, al contrario, essere momenti di confronto aperti e sinceri in cui
l’azione politica successiva deve trovare slancio e condivisione. La Federazione
scrivente esprime contrarietà negativo verso chiunque ponga un atteggiamento
ostruzionistico e poco propositivo. Nessuno ha bisogno di eroi, tantomeno il
Molise. Tutti necessitiamo di una classe dirigente capace, innanzi tutto, di
creare le sinergie necessarie nei territori affinché si possano creare nuove
condizioni di sviluppo sociale ed economico. Sicuramente ciò che ci sta a cuore
è la necessità di una politica in controtendenza rispetto agli anni cupi gestiti
dal centrodestra.
Altro problema che crea non poco imbarazzo è la vicenda legata al famoso
“rimpasto di giunta”. Apprendiamo solo adesso, per mezzo stampa, di tutti gli
accordi pre-elettorali che hanno contraddistinto l’ultima votazione. Senza
andare a verificare la veridicità di tali accordi, ci interessa il dato
politico. Riteniamo che gli accordi fatti in presenza della passata segreteria
regionale e gli attuali esponenti istituzionali del PD, siano frutto di una
strategia elettorale che ci ha portato alla vittoria del 2013. Ci sfugge, oggi,
comprendere tanto accanimento verso il Presidente Frattura e l’attuale
segreteria regionale. Ci riferiamo, con estrema franchezza, ai dirigenti della
passata segreteria regionale. Considerato che, a valle delle dichiarazioni degli
“aventi diritto” di un posto in giunta, non è successa alcuna smentita, ci
chiediamo cosa abbiano da lamentarsi. Constatiamo, invece, che, l’eventuale
fallimento del governo Frattura (da noi non ancora accertato) sia proprio
imputabile alla segreteria regionale che fece la scelta la quale, tanto per
ricordare, ha voluto fortemente la sua candidatura nonostante la base del
Partito nutrisse qualche perplessità iniziali. In ogni caso, oggi, invitiamo gli
oppositori a contribuire attivamente alla buona riuscita del governo regionale
senza strategie di bassa lega che creano disordini all’interno facendo aprire
enormi spazi esterni. Certo, è possibile avere ripensamenti o riconoscere
eventuali errori. Quello che non condividiamo è descrivere il presente come
frutto di scelte di altri. A proposito di accordi pre-elettorali, constatiamo,
inoltre, che, gli stessi, abbiano spinto Michele Petraroia alle dimissioni. Ci
dispiacciono e soprattutto ci deludono le dimissioni di un nostro Assessore PD,
lasciare un grave buco istituzionale in regione, non ci sembra una mossa di alto
profilo politico. Non lo è per il PD e non lo è per le migliaia di persone che
hanno espresso la loro preferenza e, quindi, la loro fiducia. Prendiamo comunque
atto della scelta del consigliere Petraroia e lo invitiamo a sostenere il
governo attuale come, del resto, garantito da lui stesso.
Infine vogliamo invitare, partendo dalla nostra stessa struttura, a
intensificare l’attività politica e istituzionale sul territorio. I circoli, gli
elettori, sono linfa vitale per una organizzazione politica. I tempi corrono
velocemente e immaginiamo che, nel breve periodo, non ci sia più lo spazio per
gestire gli appuntamenti elettorali così come ci hanno voluto abituare. Gli
equilibri sono precari, è facile passare da uno schieramento all’altro ma,
soprattutto, è “finito l’elettorato di riferimento”. Oggi, la politica, deve
riacquistare credibilità. Viviamo un periodo di assestamento non nuovo nella
storia. Per poterne uscire rafforzati è necessario interagire con la
quotidianità dei territori. Riteniamo nulli se non addirittura offensivi
rispetto all’elettorato, accordi a tavolino e miscele di personaggi che portano
inevitabilmente alla non governabilità. Non vogliamo essere ipocriti. Sappiamo
benissimo che, in politica, è necessario raggiungere dei compromessi.
Auspichiamo, però, che tali compromessi, ruotino intorno a progetti, proposte,
idee e non semplicemente intorno all’assegnazione di incarichi o ruoli utili
solo al riposizionamento personale dei protagonisti. Sarebbe una sconfitta per
la Politica, per il Molise e per il Partito Democratico.
Per quanto riguarda tutte le polemiche che quotidianamente vengono riportate
dalla carta stampata, non ci appassionano e vogliamo assumere un atteggiamento
distaccato nei confronti di tutti i contendenti. Il nostro obiettivo è quello di
dare voce al territorio e tutte le scaramucce, invece, non fanno altro che
mettere in cattiva luce tutto quello che ognuno di noi, dirigenti di partito
locali, facciamo.
Invitiamo, infine, la Segreteria Regionale e la Presidenza, a convocare
nuovamente l’assemblea regionale sospesa il 9 Gennaio (un mese fa) e rinviata a
nuova data. Invitiamo inoltre in una ottica di unità a completare gli organi di
partito con la nomina delle Direzione e raccomandiamo e proponiamo una apertura
della Segreteria a tutte le componenti del partito.
La Federazione del Basso Molise continua la sua attività territoriale. Si mette
a disposizione per intraprendere un nuovo percorso riformista necessario al
Molise senza indossare casacche di riferimento ma lavorando all’unità del PD che
ha forte bisogno di ritrovare la sua nuova identità.
09 Febbraio 2016
Il segretario di Federazione
e la segreteria di Federazione Basso Molise