8/2/2016 ● Agricoltura
Deforestazioni, trivellazioni, cementificazioni, rifiuti tossici, OGM...
A proposito degli sconvolgimenti, ed il Molise non è indenne, che si stanno
verificando nel mondo e mi riferisco a deforestazioni, trivellazioni,
cementificazioni, rifiuti tossici, OGM, semi "brevettati", rischi cumulativi e
quindi gli effetti dei pesticidi sulla salute umana, inquinamenti, ecc.,
attuale, a distanza di ben 24 anni circa, è la lettera, ritrovata nel mio
archivio, di una bambina, Seven Suzuki, che lesse davanti ai Delegati delle
Nazioni Unite nel giugno 1992 in Brasile, sfortunatamente, ancora attuale.
Merita di essere letta.
Due frasi del Mahatma Gandhi che pongo all'attenzione quale premessa
dell'intervento di Severn Suzuki:
"La verità non danneggia mai una causa giusta."
"Nel mondo c'è quanto basta per la necessità dell'uomo, ma non per la sua
avidità."
La bambina che zittì il Mondo per 6 minuti (Nazioni Unite 1992)
Testo integrale del discorso di Severn Suzuki del giugno 1992 in Brasile ai
Delegati delle Nazioni Unite :
“Buonasera, sono Severn Suzuki e parlo a nome di ECO (Environmental Children
Organization). Siamo un gruppo di ragazzini di 12 e 13 anni e cerchiamo di fare
la nostra parte, Vanessa Suttie, Morgan Geisler, Michelle Quaigg e me.
Abbiamo raccolto da noi tutti i soldi per venire in questo posto lontano 5000
miglia, per dire alle Nazioni Unite che devono cambiare il loro modo di agire.
Venendo a parlare qui non ho un’agenda nascosta, sto lottando per il mio futuro.
Perdere il mio futuro non è come perdere un’elezione o alcuni punti sul mercato
azionario.
Sono a qui a parlare a nome delle generazioni future. Sono qui a parlare a nome
dei bambini che stanno morendo di fame in tutto il pianeta e le cui grida
rimangono inascoltate. Sono qui a parlare per conto del numero infinito di
animali che stanno morendo nel pianeta, perché non hanno più alcun posto dove
andare.
Ho paura di andare fuori al sole perché ci sono de buchi nell’ozono, ho paura di
respirare l’aria perché non so quali sostanze chimiche contiene. Ero solita
andare a pescare a Vancouver, la mia città, con mio padre, ma solo alcuni anni
fa abbiamo trovato un pesce pieno di tumori. E ora sentiamo parlare di animali e
piante che si estinguono, che ogni giorno svaniscono per sempre.
Nella mia vita mia ho sognato di vedere grandi mandrie di animali selvatici e
giungle e foreste pluviali piene di uccelli e farfalle, ma ora mi chiedo se i
miei figli potranno mai vedere tutto questo. Quando avevate la mia età, vi
preoccupavate forse di queste cose? Tutto ciò sta accadendo sotto i nostri occhi
e ciò nonostante continuiamo ad agire come se avessimo a disposizione tutto il
tempo che vogliamo e tutte le soluzioni. Io sono solo una bambina e non ho tutte
le soluzioni, ma mi chiedo se siete coscienti del fatto che non le avete neppure
voi.
Non sapete come si fa a riparare i buchi nello strato di ozono, non sapete come
riportare indietro i salmoni in un fiume inquinato, non sapete come si fa a far
ritornare in vita una specie animale estinta, non potete far tornare le foreste
che un tempo crescevano dove ora c’è un deserto.
Se non sapete come fare a riparare tutto questo, per favore smettete di
distruggerlo. Qui potete esser presenti in veste di delegati del vostro governo,
uomini d’affari, amministratori di organizzazioni, giornalisti o politici, ma in
verità siete madri e padri, fratelli e sorelle, zie e zii e tutti voi siete
anche figli. Sono solo una bambina, ma so che siamo tutti parte di una famiglia
che conta 5 miliardi di persone, per la verità, una famiglia di 30 milioni di
specie.
E nessun governo, nessuna frontiera, potrà cambiare questa realtà. Sono solo una
bambina ma so e dovremmo tenerci per mano e agire insieme come un solo mondo che
ha un solo scopo. La mia rabbia non mi acceca e la mia paura non mi impedisce di
dire al mondo ciò che sento. Nel mio paese produciamo così tanti rifiuti,
compriamo e buttiamo via, compriamo e buttiamo via, compriamo e buttiamo via, e
tuttavia i paesi del nord non condividono con i bisognosi.
Anche se abbiamo più del necessario, abbiamo paura di condividere, abbiamo paura
di dare via un po’ della nostra ricchezza. In Canada, viviamo una vita
privilegiata, siamo ricchi d’acqua, cibo, case abbiamo orologi, biciclette,
computer e televisioni.
La lista potrebbe andare avanti per due giorni. Due giorni fa, qui in Brasile
siamo rimasti scioccati, mentre trascorrevamo un po di tempo con i bambini di
strada. Questo è ciò che ci ha detto un bambino di strada: “Vorrei essere ricco,
e se lo fossi vorrei dare ai bambini di strada cibo, vestiti, medicine, una
casa, amore ed affetto”. Se un bimbo di strada che non ha nulla è disponibile a
condividere, perché noi che abbiamo tutto siamo ancora così avidi?
Non posso smettere di pensare che quelli sono bambini che hanno la mia stessa
età e che nascere in un paese o in un altro fa ancora una così grande
differenza; che potrei essere un bambino in una favela di Rio, o un bambino che
muore di fame in Somalia, una vittima di guerra in medio-oriente o un mendicante
in India. Sono solo una bambina ma so che se tutto il denaro speso in guerre
fosse destinato a cercare risposte ambientali, terminare la povertà e per
siglare degli accordi, che mondo meraviglioso sarebbe questa terra!
A scuola, persino all’asilo, ci insegnate come ci si comporta al mondo. Ci
insegnate a non litigare con gli altri, a risolvere i problemi, a rispettare gli
altri, a rimettere a posto tutto il disordine che facciamo, a non ferire altre
creature, a condividere le cose, a non essere avari.
Allora perché voi fate proprio quelle cose che ci dite di non fare? Non
dimenticate il motivo di queste conferenze, perché le state facendo?
Noi siamo i vostri figli, voi state decidendo in quale mondo noi dovremo
crescere. I genitori dovrebbero poter consolare i loro figli dicendo: “Tutto
andrà a posto. Non è la fine del mondo, stiamo facendo del nostro meglio”. Ma
non credo che voi possiate dirci più queste cose. Siamo davvero nella lista
delle vostre priorità? Mio padre dice sempre siamo ciò che facciamo, non ciò che
diciamo. Ciò che voi state facendo mi fa piangere la notte. Voi continuate a
dire che ci amate, ma io vi lancio una sfida: per favore, fate che le vostre
azioni riflettano le vostre parole.”
Termoli,7 febbraio 2016