2/2/2016 ● Politica
Ricostruzione post sisma, trasferiti 20 milioni di euro
All’Agenzia regionale per la ricostruzione post sisma trasferiti 20 milioni
di euro che si sommano ai 2 milioni già trasferiti lo scorso 30 dicembre. Questa
mattina il perfezionamento delle procedure amministrative previste dalla legge:
si può procedere con i pagamenti alle imprese edili interessate dai lavori. Ne
dà notizia il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.
La liquidità nella disponibilità dell’Arps rappresenta la quota più consistente
dei 27 milioni destinati al ristoro degli interventi per la ricostruzione. I 5
milioni di euro restanti saranno via via liquidati, come sempre, nel pieno e
rigoroso rispetto delle regole di bilancio e non appena predisposti i decreti di
pagamento.
“Superate le problematiche tecniche relative all’avvio operativo della nuova
nostra Agenzia regionale, che ha sostituito l’Arpc, espletati tutti i dovuti
passaggi amministrativi, abbiamo versato le risorse della ricostruzione”, spiega
il presidente Frattura.
“Chi – prosegue –, ha sollevato pretestuose polemiche conosceva bene la
situazione: se avessimo a fine anno trasferito l’intero importo alla vecchia
Agenzia di protezione civile avremmo ottenuto un solo inutile risultato, dannoso
e deleterio per le imprese edili: imbrigliare milioni di euro sul conto corrente
di un ente prossimo alla soppressione con tutte le conseguenti oggettive
difficoltà di trasferimento. Non a caso, i decreti di pagamento da effettuare
non erano pronti”.
“Questo è il nostro modus operandi, l’iter che seguiamo e continueremo a seguire
sempre – rimarca Frattura –, per buona pace di chi, pur consapevole del rigore
con il quale noi ci muoviamo, fa finta di non comprendere e si agita per
ottenere non sappiamo che cosa”.
“Difficile – conclude il presidente della Regione –, prendere atto, senza un po’
di rammarico, del seguito che queste levate di scudi a orologeria hanno trovato
nei sindaci e negli amministratori che con noi da sempre collaborano con il solo
obiettivo di riportare alla normalità tutti i nostri centri ancora segnati dal
sisma”.