22/1/2005 ● Politica
Territorio e sviluppo: nel futuro dei "Borghi autentici d'Italia"
L'assemblea nazionale dell' "Associazione Borghi Autentici d'Italia" si è tenuta a Guglionesi venerdì 21 e sabato 22 gennaio 2005, presso la sala consiliare del Municipio. È stata l'occasione per fare il punto sul rilancio dei borghi associati al circuito "Borghi autentici d'Italia", e dunque di Guglionesi (il solo del Molise). Malgrado le attenzioni registrate negli ultimi anni dalle amministrazioni locali, il borgo, e in particolare il suo nucleo storico, necessita di politiche consapevolmente strategiche del suo rilancio culturale, cioè di azioni semplici, concrete ed immediate che supportino (dal punto di vista urbanistico, tributario, amministrativo, piano del traffico, ecc.) gli investimenti e il patrimonio edilizio della gente di Guglionesi. Sebbene complicate, ben vengano le operazioni in stile "tour operator", le quali, associando precarie entità in una rete di comuni variabili sul territorio nazionale, possono dare maggiore visibilità, in ogni senso. Tuttavia, le emergenze sociali (per esempio la creazione dei presupposti per l'apertura di uno sportello bancario nel borgo vecchio) e culturali (per esempio i ruderi del "castello da capo" che minacciano di venire giù al più presto, con il pericolo sia per la pubblica incolumità e sia per la scomparsa ulteriore delle identità storiche), per le quali molto si è fatto negli ultimi anni ma tanto resta da fare, hanno bisogno di iniziative certe (vedi l'esperienza di "Villages d'Europe": molti proprietari interessati al progetto in alcuni casi sono stati costretti ad intervenire - con proprie risorse - per salvare il salvabile e in altri casi sono stati distratti da una programmazione rimasta su carta, che non è decollata, e che ha messo a rischio gli immobili di proprietà per i quali sono aumentati, nel frattempo, i costi di recupero). Si tratta, perciò, di garantire risposte concrete alle esigenze cittadine, per far vivere bene nei propri luoghi soprattutto la gente di Guglionesi (ora, forse, interessano poco i flussi turistici, ...se si vive bene verranno anche gli altri), che vive e che spesso deve sopravvivere nella sua realtà di tutti i giorni, con l’auspicio di trovare meno ostacoli sul faticoso percorso della rivitalità del borgo [cfr. la problematica del terremoto 2002, che resta ancora molto confusa e povera di prospettive (si immagini il disagio della vecchietta di via Roma, che di fronte casa ha una serie di puntelli da crollo...)]. È questa, probabilmente, la sfida più impegnativa a cui sono chiamati i Sindaci del circuito "Borghi autentici d'Italia": rendere credibili, condivisibili e sostenibili i loro progetti.