28/1/2016 ● Cultura
Io ci metto la mia faccia
TUTTI A ROMA SABATO 30 Gennaio al Family day, promosso dal comitato
“Difendiamo i nostri figli”.. Partenza da Guglionesi ore 5:00.
Io ci vado perchè dopo l'incontro con Cristo nella comunità cristiana, non posso
sottrarmi a confrontarmi con i problemi che le circostanze dalla vita pongono,
soprattutto su temi di vitale importanza per me e per tutta la società. In
particolare parteciperò per i seguenti motivi:
1) Come cristiano, vorrei collaborare, anche pubblicamente, a testimoniare e a
difendere la dignità del pensiero e dell’esperienza ultramillenaria della
Chiesa, con riferimento alla verità circa la persona, la famiglia e il diritto
naturale. Sono convinto che questo è il modo migliore e più efficace per operare
per il bene comune. 2) Come cittadino, desidero ribadire la necessità di
sostenere e difendere l’istituzione “famiglia”, madre di tutte le istituzioni.
3) Come marito, vorrei testimoniare la bellezza e la positività dell’esperienza
di famiglia, che dura daquasi25 anni. 4) Come uomo libero, voglio fortemente
esortare tutti, anche con la mia presenza, a non piegarsi acriticamente al
pensiero unico in atto, che tende ad omologarci per meglio possederci.
“L’indebolimento della famiglia, infatti, rappresenta la premessa
dell’indebolimento della persona nella sua capacità di donarsi agli altri, di
sacrificarsi, di superare creativamente le difficoltà, uscendo da una visione
individualistica della vita.Non stiamo forse assistendo alla vittoria di un
progetto tecnocapitalistico che vuole esaltare l’individuo astratto e
manipolabile?. Sono convinto che la prima e fondamentale forma di sostegno alla
vita della famiglia sono la testimonianza e il racconto della bellezza della
vita familiare, di cui conosciamo certamente anche i drammi e le fatiche.
Riconosco nello stesso tempo l’importanza di vivere questa testimonianza anche
pubblicamente, come avverrà per esempio il prossimo 30 gennaio a Roma. Come ha
detto di recente il cardinal Bagnasco a nome della Chiesa italiana, «tutti i
vescovi italiani, assieme al loro presidente e al segretario generale, sono
uniti e compatti nel difendere, promuovere e sostenere il patrimonio universale
irripetibile che è la famiglia, grembo della vita, prima scuola di umanità, di
relazioni, di dialogo, […] profondamente uniti insieme a tutto il popolo di Dio
per prenderci cura sempre più e sempre meglio della famiglia» (Genova, 20
gennaio 2016).Don Massimo Camisca (Vescovo di Reggio Emilia)
Come ci ricordava un grande amico di questa terra, ora vescovo di Ferrara, “ È a
Roma, il 30 gennaio, che si vedrà il volto genuino del popolo cristiano
preoccupato del bene comune della società. È a Roma che si vedranno sia i
cattolici che gli uomini e le donne di buona volontà preoccupati del destino
delle prossime generazioni, assumersi la responsabilità di un giudizio chiaro
rispetto alle iniziative di intervento, per quanto possibile, nel dibattito che
si sta svolgendo in parlamento sulla legge Cirinnà “.
Ti invito a partecipare.