21/1/2016 ● Libro
"La fede provocata. Appunti lungo la strada erta della vita", nuovo testo di A. Sabetta
Antonio Sabetta, La fede provocata. Appunti lungo la strada erta della
vita, LUP, Città del Vaticano 2015, 178pp.
La Lateran University Press ha pubblicato in questi giorni un nuovo testo di
Antonio Sabetta. Il volume del sacerdote originario di Guglionesi e docente
presso la Pontificia Università Lateranense, questa volta esula l’ambito
accademico e rappresenta una semplice traccia che attesta e mostra la
sedimentazione di un cammino di fede condiviso nell'appartenenza alla Chiesa, la
"carne di Cristo". Il testo è diviso in due parti. La prima raccoglie gli
appunti dei ritiri tenuti per gruppi di adulti in preparazione al Natale e alla
Pasqua. Essi riflettono le situazioni contingenti dei momenti in cui sono stati
tenuti e la preoccupazione costante di mostrare la rilevanza umana
dell'esperienza di fede che non evade il dramma della vita ma al contrario ci
permette di abitarlo nella posizione umanamente migliore. In ogni incontro il
tentativo è stato quello di fare interagire la vita con la fede, considerato da
un lato che la vita è il luogo della fede, dall'altro che la fede pretende
rappresentare la "forma" della vita, non qualcosa di essenziale ma l'essenziale.
In tale senso la fede senza la vita è finita non perché, moralisticamente, chi
crede debba essere considerato migliore o più capace e buono degli altri (magari
fosse così!) ma perché volendo la fede riempire di senso la vita, non può essere
detta e pensata senza l'implicazione del reale in cui l'io della persona fa
esperienza. In tale propsettiva la vita nella sua prosaicità come nella sua
durezza questiona la fede, sia perché la mette in questione, sia perché le pone
questioni, cioè domande. In questo orizzonte si colloca anche la seconda parte
del teso in cui sono raccolte e rielaborate alcune note apparse nel blog del
sito personale dell’autore (www.sabetta.it), interventi brevi sorti come
tentativo di oggettivare la circostanza vissuta, il dettaglio circostanziato del
momento, rispetto alla misura della fede. Quel che resta è l'immagine espressa
nel titolo. In quanto la fede è una realtà viva (del resto nasce dall'incontro
con il Tu presente di Cristo) non può non intrecciarsi, sfidare ed essere
sfidata dalla vita, senza la quale la fede diventa parola vuota, reperto
archeologico privo di attrattiva per il mio reale presente. E in questo
intreccio tra fede e vita, mentre la fede porta la certezza che scaturisce dalla
definitività del parlare di Dio in Cristo, la vita rimane non sullo sfondo ma
come lo scenario del dramma; non solo la vita, ma la fatica della vita perché
vivere è un cammino e non c'è cammino che non implichi anche fatica