14/12/2015 ● Scuola
Premi al concorso di poesia dialettale "A Paranze" per gli studenti di Guglionesi
[Laura Calvano] - Ancora riconoscimenti per gli studenti dell’Omnicomprensivo di Guglionesi
premiati nella 26°edizione del Concorso di poesia in vernacolo molisano “San
Pietro Apostolo” organizzato dall’associazione culturale “A Paranze” di Termoli
per le scuole Primarie e Secondarie di Primo grado. La cerimonia di premiazione,
presentata da padre Enzo Ronzitti, è avvenuta il 7 dicembre 2015 alle ore 16,00
presso la sala consiliare del comune di Termoli alla presenza dei giovani poeti
di varie scuole molisane e delle loro famiglie. Per la sezione della Scuola
Secondaria di I grado si è aggiudicato il secondo posto Tilli Filippo della
classe III A con la poesia “U desasctre de Parigge” dedicata ai tragici fatti
del 13 novembre scorso, mentre i compagni Tilli Kevin e Lamanda Nicola sono
stati segnalati per la poesia “Recurde”, Memoria. I ragazzi hanno recitato i
loro componimenti dialettali dopo la lettura del testo in Italiano da parte di
padre Enzo. Di seguito sono stati premiati anche i vincitori del Concorso
nazionale di poesia dialettale intitolato al grande poeta, pittore e storico
Carlo Cappella, ricordato attraverso un suo componimento dalla sorella Filomena.
Recurde
Nu pratechiane de chjeure
andò te puarepesà
u frasche da i mundagne
chiane de neve
te gandre a nu core.
U cile che z’annascaunne
arrete i penzira mi
m’ajeute a scuerdè
pe nu meneutealmane
qualle che de breutte succede.
I neuvele chi faurmesctrane
me fanne arecuerdè a chi velessevecene.
Memoria
Prato fiorito
dove riposare
freschezza dalle montagne
innevate entra nel cuore.
Il cielo che si nasconde
dietro i miei pensieri
mi aiuta a dimenticare
per un minuto, almeno,
quel che dio brutto accade.
Le nuvole dalle forme bizzarre
mi fan ricordare
chi vorrei vicino.
(Tilli Kevin e Lamanda Nicola)
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U desasctre de Parigge
I tredece de nevembre
dumile e quenece
hanne fatte nasctrage a Parigge
i terrorisctesonnejeuteaghelle
e honne accese tandagendeinnocende.
Povere i fameje di gendamurte
I terrorisctezesendenefurte!
Ghe velasse napreghière pe Parigge
ghe velasse cafenesse u terrorisme,
ghe velasse a pace dandre u maunne
ghe velasse u respette da parte de tutte quinde.
Dafore u terrore
da dandre u core!
Il disastro di Parigi
Il tredici novembre
duemilaquindici
hanno fatto una strage a Parigi:
i terroristi son andati lì
e hanno ucciso tanta gente innocente.
Povere famiglie delle vittime!
I terroristi con questo gesto si sentono forti.
Io vorrei una preghiera per Parigi
Io vorrei che finisse il terrorismo
Io vorrei che la pace regnasse nel Mondo
Vorrei rispetto da parte di tutti.
Fuori il terrore
da dentro i cuori!
(Tilli Filippo)