BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


6/12/2015 ● Agricoltura

Allagamenti in Molise? Cose di ordinaria amministrazione


  Giorgio Scarlato ● 1405


Anche stavolta l'abbiamo passata brutta. E sempre nel Basso Molise. La Natura, in questi funesti accadimenti c'entra fino ad un certo punto. Spesso è l'uomo che non ha fatto il possibile per prevenire il disastro o peggio, per cagionarlo. Traumatico e al medesimo tempo avvilente è l' assistere passivamente a sconvolgimenti ambientali, sempre uguali, dovuti dallo scarso interessamento degli enti istituzionali preposti nell'ottica di tutela, di manutenzione e di controllo del territorio sotto il profilo di sistemazione della rete idrografica regionale ( il fiume Biferno ne è l' esempio calzante). Gli avvenimenti meteorici di pochi giorni addietro, uniti a quelli di gennaio e marzo scorso, per non ricordare quello catastrofico del gennaio 2003, sono la reale costatazione di quanto su detto. Traversìe cagionate, quindi, anche da cause endemiche ed ataviche. Si fa....cosa? Questi sono i metodi di sistemazione idraulica agraria, o meglio di bonifica agraria e quindi di adeguamento delle reti scolanti considerate opere pubbliche, come ad esempio nei comprensori d'appartenenza dei consorzi di bonifica di Larino e di Termoli? Il mondo agricolo paga da sempre gabelle consortili (il tributo 630) per poi vedersi allagare i propri terreni e perdere i dovuti e sacrosanti raccolti, siano essi cereali, frutta, ortaggi, etc.? Queste sono le azioni tanto propagandate di salvaguardia del territorio? Parlo per la mia realtà, nei pressi della s.s. "Bifernina", sotto la diga del Liscione. Invito tutti e sono a disposizione per farvi costatare da vicino lo stato in cui versa il territorio, nel Comune di Palata alla contrada Stingeto, dov'è sita la mia azienda agricola. Parlo del canale Scorciabove, del canale Stingeto, delle cunette inesistenti della s.p. "Santa Giusta" e dei relativi pilastri del suo "avveniristico"(?) ponte che porta a Palata, Tavenna, Castelmauro, etc, etc. che quando piove da ponte "diventa" fiume. Questi sono i benefici (INESISTENTI) che ottengono dal locale consorzio di bonifica i consorziati obbligati a pagare i relativi tributi di ...miglioramento fondiario? A questo punto chiedo a chi di competenza: "Quali sono le opere di difesa dalle acque meteoriche, quali quelli di sistemazione idraulica nel rispetto delle vigenti normative nazionali"? Visti i risultati, peraltro scarsi, queste sono le finalità ed i compiti dei consorzi di bonifica ATTRIBUITI PER LEGGE, ad es. dal R.D. n. 368 dell'8 maggio 1904 sulla funzione di polizia idraulica, e dalla Pubblica Amministrazione necessari al conseguimento dei propri fini istituzionali per i quali sono sorti? Cioè: "stimolatori" di dissesti idrogeologici, quali allagamenti di aree agricole, esondazioni di canali, di erosioni e frane o peggio : DI MANCATI CONTROLLI? Se questo è, bisognerà rivedere il tutto ma in meglio; caso contrario, dell'ente si può sicuramente farne a meno. Il mondo agricolo sicuramente non ha bisogno della cultura della superficialità, delle omissioni di controllo (...volute?), delle colpevoli negligenze delle amministrazioni (tanto poi pagano i "datori di lavoro" cioè i consorziati), dell'omertà e quindi, forse, della cultura dell'illegalità intesa come rispetto del territorio e della natura stessa nell'ottica del bene comune. Dopo più di 60 anni i problemi rimangono tali, almeno in contrada Stingeto: allagamenti e frane.

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