4/11/2015 ● Cultura
Film, "Dheepan-Una nuova vita" di Jacques Audiard, in luce orrore e atrocità della guerra
Ci sono film di evasione, altri che come foglie ingialliscono e sbiadiscono
nella memoria , alcuni invece, anche dopo la visione continuano a propagarsi
nella mente mettendo in moto pensieri, riflessioni e interrogativi che uniti
alle sensazioni entrano stabilmente nel nostro animo.
Sicuramente Dheepan fa parte di questi ultimi.
Il film racconta la vita di un ex guerriero tamil, di una giovane donna e una
bambina in fuga dalla guerra civile in Sri Lanka che si fingono una famiglia.
Accolti come rifugiati in Francia vanno ad abitare in una difficile banlieu
dove, pur conoscendosi appena, cercano di vivere in armonia.
La storia magistralmente diretta dal regista, evidenzia la difficoltà di vivere
una nuova realtà, e la struggente malinconia e nostalgia per la patria riaffiora
spesso nei loro sogni.
È tratteggiata con crudo realismo la sofferenza del guerriero per gli effetti
della guerra, che si può leggere nei suoi occhi.
La telecamera si sofferma sull'espressione dei volti, sui movimenti lenti e
impacciati dei protagonisti, sui sentimenti inespressi.
Più che meritato il premio della palma d'oro per l'alto contenuto e per la
capacità di calarsi nei personaggi. Il regista si ispira in parte al
romanzo"Lettere persiane" di Montesquieu.
Antonythasan Jesuthasan , autore del libro da cui è stata tratta la storia, è
anche attore protagonista del film.