29/10/2015 ● Cultura
“Veri uomini” o “pezzi da museo”? [apertura mostra per le scuole dal 9-21 novembre 2015]
La mostra d’arte, promossa dalla Diocesi di Termoli-Larino e sostenuta dalla
Commissione Cultura nell’ambito del Centro Pastorale per la promozione della
Cultura e dei Dialoghi, oramai è diventata un consueto ed atteso appuntamento
culturale dell’estate termolese e non solo, ed è giunta alla VIII edizione.
L’esposizione è iniziata il giorno 11 luglio 2015 e terminata il 20 agosto 2015,
per il periodo estivo, sarà ancora visitabile nelle sale dell’episcopio sito in
piazza Duomo a Termoli dal 9 al 21 novembre 2015 per le scuole ; il prossimo
maggio sino ad agosto verrà replicata presso il Museo Diocesano a Larino.
Il titolo della mostra di quest’anno è “IN ME VIVE” - I SANTI PATRONI DELLA
DIOCESI DI TERMOLI-LARINO".
Quale è la novità di questa mostra? cosa è successo?
Sono due domande che spontaneamente scaturiscono dall’esperienza fatta per
realizzarla e per viverla. Di interessante è il collegamento tra le opere
“storiche” e la realtà: esposizione non solo di opere e documenti storici,
antichi, ma anche opere contemporanee realizzate da artisti di oggi, in una
assonanza interpretativa della santità e del vivere da uomini veri.
In fondo la vita di questi uomini, Basso, Timoteo, Pardo, Primiano, Firmiano e
Casto altro non è che quella di uomini veri vissuta pienamente perché presi,
afferrati, anzi abbracciati. Una mostra che inizia nel passato (con le opere
antiche), attraversa il presente (con le opere di artisti contemporanei), e si
proietta al futuro (con le opere dei giovani studenti del Liceo artistico).
Questo percorso è legato da un filo rosso, il martirio dei santi, perché la vita
la si può vivere (vivere, non sopravvivere) solo se la si può offrire.
Una mostra che mette a tema la bellezza, quella della vita di ciascun uomo –
diventato santo – che oggi è possibile incontrare nel paragone sincero con chi
ha afferrato la loro fragilità trasformandola in passione per l’umanità. Essere
appassionati nella vita, così come lo sono stati gli artisti invitati, gli
studenti del Liceo artistico ed i ragazzi chiamati a guidare il visitatore nella
scoperta della santità; hanno dapprima guardato ed abbracciato i Santi patroni,
uomini come loro, e poi hanno raccontato ciò che aveva toccato il loro cuore,
legando in maniera superba la parola e l’opera.
San Francesco diceva che chi lavora con le mani, la testa, e il cuore è un
artista. Noi le opere, le abbiamo viste ed apprezzate, perché non sono solo
“pezzi da museo”, e abbiamo anche incontrato gli artisti, perché senza la
bellezza presente quella del passato sarebbe una nostalgia insopportabile.