6/10/2015 ● Cultura
6 ottobre 1943... per non dimenticare
Settantadue anni fa verso le prime ore del pomeriggio si consumava a
Guglionesi una delle più tragiche tragedie della seconda guerra mondiale.
I tedeschi nel 1943, incalzati dagli alleati, si stavano ritirando dall'Italia
meridionale ed avevano occupato Guglionesi con una guarnigione al comando
dell'ufficiale Steiner. Da questa posizione poterono resistere un bel po’ di
tempo. Naturalmente Guglionesi era oggetto di bombardamenti continui sia da
parte di aerei e sia da parte di navi che erano a largo di Termoli. Gli alleati
avevano anche un campo di aviazione a Campomarino da dove partivano questi
aerei. C'era a quel tempo (e c'e tuttora) un frantoio della famiglia Fulvio (gli
stessi che gestiscono il cinema) dove vi erano delle vasche piene di olio di
oliva. I tedeschi, temendo un incendio di queste vasche nel caso una bomba
avesse colpito il frantoio, avevano ordinato di svuotarle o regalare l'olio a
tutta la popolazione. I Fulvio così fecero. Tramite il banditore del paese,
avvisarono tutta la popolazione che avrebbero regalato l'olio in giacenza nel
frantoio. La sede del comando tedesco era presso Villa Lucia, residenza
dell'avvocato Acciaro in viale Margherita (lungomare). Il frantoio dei Fulvio
era ed è tuttora situato in una traversa di questa via non molto lontano dal
comando. Al frantoio accorsero moltissime persone con secchi, tini, brocche, e
qualsiasi altro contenitore avevano a disposizione. Si fece una grande folla in
Viale Margherita. Tutti in attesa del proprio turno. Tra la folla vi erano anche
soldati tedeschi, lì per evitare una ressa. La folla era composta da bambini con
i genitori, giovani ed anziani. In quel momento uno stormo di bombardieri
inglesi della classe Buffon bombardarono quella via. Probabilmente gli inglesi
confusero la folla con soldati tedeschi dato che lì vi era il comando. Oltre i
bombardieri completarono l'attacco anche i caccia Spitfire. Fu una tragedia.
Morirono 22 persone. Il più giovane era un bambino di 6 anni e il più vecchio ne
aveva 72. Di alcuni furono trovati solo i brandelli dei corpi. Molti altri
furono feriti, chi in modo serio chi con ferite leggere. E in questo
bombardamento morì anche il comandante tedesco Steiner.
Per una ricerca, lodevole, effettuata da Luigi Sorella, blogger di
Fuoriportaweb, fra le vittime di quel giorno e a quelle dei giorni successivi,
quest’anno vogliamo ricordare la figura di un servitore dello Stato riportato
quasi sempre nell’elenco: il Carabiniere Giuseppe Crisostomo (di Gennaro e di
Addolorata Elia), nato a Poggiardo (Lecce) il 28 ottobre 1899, e in servizio
presso la stazione dei Carabinieri di Guglionesi dal 1941.
Per chi volesse approfondire la figura del Carabiniere si riporta qui di seguito
il link :
http://www.ilmolise.net/new.asp?id=9221.
I caduti civili di Guglionesi, nell'elenco raccolto dalle ricerche storiche
effettuate dal prof. Domenico Aceto, sono stati 33 durante il periodo bellico:
Adelina Vizzarri (anni 6), Antonietta Petrucci (9), Nicola Crognale (10), Pietro
Carissimi (11), Michele Angelo Paolone (13), Carlo Masciulli (14), Gaetanina
Farina (14), Nicola Martelli (14), Alberto Ionata (15), Vittorio Corvo (15),
Angela Colonna (17), Antonino De Felice (17), Giuseppe D'Ambrosio (17), Angelo
Vassetta (17), Pietro Ruscitto (17), Camillo Pasquino (19), Elena Salvatorelli
(23), Antonio C. A. Fusco (32), Rachele Sorella (34), Vincenzo Moro (36),
Giovanni Amicone (36), Francesco Pirro (42), Giuseppe Crisostomo (44), Nicola
Sgariglia (45), Cesare Di Narzo (55), Antonio Salvatorelli (56), Pasquale
Tarasca (60), Michele Moro (62), Saverio Raspa (62), Pardo Di Tommaso (63),
Pietro Giosia (69), Andrea Barone (71) e Nicoletta Romanelli (24).
Comune di Guglionesi | Assessorato alla Cultura