12/9/2015 ● Caro Direttore
La “Fondazione Molise Cultura” nella regione meno conosciuta d’Italia
Caro Direttore,
‘Molise Web.it’ del 10 settembre 2015 ha riportato l’articolo di
Francesca Tribò, studiosa e critica d’arte, pubblicato sul blog “24 Ore
Business School” lo scorso 29 agosto, del seguente tenore. <<Il Molise è
una regione spesso ignorata dai media nazionali, se non per catastrofi naturali
come il terremoto del 2002, in cui persero la vita 27 bambini e una maestra
della scuola di San Giuliano di Puglia, e l’alluvione del gennaio 2003, che
provocò danni per 20 milioni di euro. Se c’è carenza di informazione e
conoscenza del Molise è anche colpa della regione stessa, che ha troppo spesso
cercato di snaturarsi dalla propria propensione turistica aprendosi
all’industrializzazione, che ha portato delle conseguenze inevitabili sul piano
dell’impatto ambientale e idrogeologico. (…) Nella regione meno conosciuta di
Italia gli ingredienti per un turismo culturale ed enogastronomico ci sono
tutti. Nella regione è presente il mare, la montagna e la collina, c’è la
storia, la cultura e le tradizioni, eppure sembra che tutto questo venga poco
valorizzato e sfruttato. (…) Per rinnovare tale stallo culturale si sta
attivando la ‘Create’, un’associazione di giovani ragazzi di Termoli che cercano
di importare da anni, grazie alle esperienze universitarie maturate nelle città
del nord Italia, dei progetti culturali adatti al territorio (…). A questo fine
‘Create’lavora costantemente per la creazione di un ecomuseo cittadino, sul
modello di quello degli Itinerari Frentani sorto nella vicina Larino, in
provincia di Campobasso, che propone percorsi nei tratturi, le antiche vie della
Transumanza, nei siti archeologici e negli edifici sacri della Zona, oltre ad
attività di riscoperta di usi e costumi locali (…)>>.
<<Un’iniziativa interessante, ma che meriterebbe maggiore riflessione, è
quella della costituzione nel 2011, a Campobasso, della Fondazione Molise
Cultura, che negli ultimi due anni si è impegnata nella realizzazione di opere
teatrali, mostre ed eventi culturali. (…) La Fondazione ha destato non poche
polemiche in quanto, proprio perché costituita con fondi pubblici regionali,
essa dovrebbe lavorare per tutto il territorio della regione. Nella
presentazione del cartellone di eventi per il biennio 2014/2015, però, sono
stati previsti 200 eventi tutti nel capoluogo, dimenticando Isernia, altra
provincia della regione, e Termoli, principale meta del turismo in Molise (…).
Ora… in una regione come questa.. per abituare le persone ad avvicinarsi e a
frequentare i musei, non si può correre, ma si deve procedere a brevi passi… Per
questo si rende necessaria in Molise la costituzione di politiche culturali
mirate, non legate alla singola occasione o all’evento di grido, ma che
piuttosto conducano per mano questo territorio vergine a crescere e maturare
passo dopo passo, e un giorno, forse, sarà pronto per correre>>.
Caro Direttore,
come ricorderai, in una lettera aperta in data 11/09/2009 indirizzata al dott.
Sandro Arco [cfr FPW
"Molise, arte
e cultura" ma Guglionesi non c'è"], allora Assessore alla Cultura e
Beni culturali della regione Molise, descrivevo il mio sconcerto per non aver
trovato nel catalogo “Molise, arte e cultura” nulla che riguardasse
Guglionesi. Insomma, il Comune molisano più esteso territorialmente e con un
patrimonio storico e ambientale di notevole interesse non trovò posto nella
suddetta rivista-catalogo. Sottolineavo che la storia cittadina è ricca di
tradizioni. Deriva da ‘Uscosium’, una delle principali città della
Frentania, che fu importante Municipio Romano. Si chiamava all’origine
Collisnysii (da Dyonisus, dio del vino nella mitologia greca. Tale mito nel
territorio frentano ha formato oggetto di una mostra denominata ‘Il dono di
Dioniso’, mitologia del vino nell’Italia centrale ‘Molise’ e nella Grecia del
Nord ‘Macedonia’). E poi le chiese, conventi e monasteri (S. Chiara, S.
Francesco, Annunziata, Cappuccini, S. Giovanni in Eremo) di cui esistono tuttora
molte testimonianze. Attualmente sono aperte al culto sette chiese, tra cui la
cattedrale di Santa Maria Maggiore con la splendida cripta nella quale fu
deposto il corpo dell’abate Adamo, benedettino, oggi Santo Patrono. Un’altra
chiesa importante per antichità e pregio architettonico, situata nel Borgo
medioevale, è quella dedicata a San Nicola di Bari, in stile romanico, ‘monumento
nazionale’. Concludevo la lettera di cui sopra con l’auspicio di una buona
riuscita del progetto dell’Assessore Arco di costruire una “rete culturale”
per far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale e ambientale del Molise.
Facevo altresì presente che nella zona della costa molisana molti pensano che il
mare bello possa bastare ai fini turistici. Più realisticamente occorre prendere
coscienza che ci sono anche altre bellezze rimaste nascoste, sia all’interno dei
paesi prospicienti l’area stessa, sia all’interno di molti Comuni. Tali bellezze
devono essere valorizzate. E’ necessario quindi che la costa dialoghi con i
centri dell’interno. La strada è quella delle politiche culturali inclusive ed
integranti, con la partecipazione attiva dei cittadini, mobilitandone le riserve
di energia ed entusiasmo, come la predetta associazione di giovani ‘Create’.
Termino con un ulteriore auspicio: Guglionesi si batta per la riapertura del suo
Museo archeologico in quanto – come è stato autorevolmente sottolineato
(prof. Tomaso Montanari) – sono le “piccole istituzioni culturali che
innervano la Penisola”.
Cordiali saluti
Pietro DI TOMASO