30/7/2015 ● Cultura
"La morte di Ivan Il'ic" di Tolstoj
Uno dei racconti più avvincenti, realistici e raccapriccianti è la morte di
Ivan
Il'Ic del grande scrittore russo, definito dall'amico Cajkovskij enorme e
divino.
Il personaggio inizialmente è atterrito dalla morte e dalla sofferenza, poiché
l'essere umano è unico e irripetibile, i pensieri, le sensazioni, i ricordi non
possono finire per sempre.
L'ultimo pensiero di ogni essere vivente , prossimo alla morte , si sofferma
intorno all'esistenza trascorsa e soprattutto sui ricordi legati all'infanzia
per risentire l'amore e le carezze dei propri cari.
Il racconto rappresenta il rapporto tra la vita e la coscienza, la coscienza e
la verità, la grandezza e miseria dell'animo umano.
La luce che irradia e innalza Ivan Il'Ic meravigliosa e trascendente consente
alla sua anima di rinascere dove non c'è più potere, arroganza, ingiustizia,
vanità, gloria e illusione.
Lo scritto parla della precarietà e brevità della vita che, come una clessidra,
si svuota giorno per giorno, ora per ora, minuto per minuto.
Illuminanti e forti suonano i versi del poeta Quasimodo:
"Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole
ed è subito sera".