BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


19/6/2015 ● Politica

Riassetto vertice politico del COSIB: un’occasione perduta per il centro-sinistra!!


  Francesco DI Tommaso ● 1247


Il Sindaco di Termoli è stato eletto Presidente del Cosib. Il rientro della rappresentanza del comune di Termoli nel governo dell’Ente in sé costituisce un fatto positivo. Ma purtroppo, per il modo come esso è avvenuto rischia di trasformarsi in una clamorosa sconfitta politica del centro-sinistra.
La vicenda della nuova nomina è macchiato dai segni inconfondibili: della continuità (con chi poteva fare e non ha fatto!!) e dal dominio del gioco delle parti. Ad uso e consumo di un ceto che ha fatto della politica una professione. Infatti, il CdA è composto dalle stesse persone. Ad eccezione del presidente. Questo perché le nomine sono state il risultato di un inciucio tra un pezzo del PD e sindaci del centro-destra. E’ evidente che tale soluzione contrasta, nel metodo e nel merito, quella prospettiva riformatrice che ha mobilitato l’elettorato a favore del centro sinistra vista come forza di cambiamento.

La riforma del Cosib, quale premessa per un rilancio della sua funzione, è stato propagandato e promesso da molti. Tutti si dicevano convinti che occorresse un ripensamento strategico ed una, conseguente, riforma organizzativa dello stesso. In tal senso andavano le prese di posizioni di Totaro, le reprimende di Pietraroia e gli annunci di Frattura. Personalità, da due anni, alla guida della regione che sembrano essere stati colpiti da una rara forma di ‘ amnesia ed afasia acuta’.
Inoltre, a sostenere la necessità della riforma, si sono espressi e mobilitati i dirigenti locali dei circoli PD del basso Molise, nonché le rappresentanze delle imprese locali vessate ( a loro dire) dall’alto costo dei servizi e da un sistema infrastrutturale sempre più datato e non rispondente alle sfide che il sistema di PMI deve sostenere.

Il tempo per approvare la legge di riforma c’era. Il consenso politico anche. Rimane da capire perché la riforma non sia stata fatta.

Se la responsabilità del governo regionale emerge con evidenza, tuttavia, non va sottaciuto il fatto che le amministrazioni locali di centro-sinistra avrebbero potuto tentare un’azione di rilancio dal basso del Cosib. Sulla base di un serio programma condiviso con i rappresentanti locali eletti e non dell’insieme del centro-sinistra, in primis. Ed ascoltando, poi, le altre rappresentanze coinvolte. In particolare il sistema impresa. Invece, si è preferito imbastire un’operazione verticistica basata sull’inciucio e sul trasformismo che non poteva non lasciare inalterato quell’equilibrio politico che di fatto, in questi anni, ne ha bloccato lo sviluppo. Un equilibrio che si regge a discapito dell’Ente. Sacrificato sull’altare della contrattazione che interessa solo il ceto politico e le loro ‘ maggioranze distratte’. Il Cosib ridotto, secondo una consolidata tradizione manipolatoria, ad ‘ammortizzatore sociale a supporto dell’avidità dei politici”.

A fronte di questo scenario ci vediamo costretti ad assistere, preoccupati e delusi, il “religioso silenzio” del vertice regionale del PD. Ridotto al ruolo di ‘cortigiano’ in attesa di compensi. Un vertice che appare sempre più diviso e litigioso. Assillato da una bassa legittimazione derivante dal metodo delle ‘primarie aperte al ‘soccorso azzurro’. Luogo di ‘diatribe del nulla’. Un vertice che ha rinunciato a svolgere il ruolo guida e di orientamento critico delle politiche proprie di un partito. Forse perché, ormai, non ha nulla da dire. Per questo occorre al più presto riorganizzare, anche nel basso Molise, le fila offrendo ai militanti ed elettori un contenitore politico che sappia ritrovare la strada di un riformismo autentico capace di riaprire la speranza per il futuro.

Comitato Cittadini Liberi Molisani

Cartellone




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