28/4/2015 ● Politica
Regione Molise: misure, interventi e fondi contenuti nel Dap 2015
“Un po’ di numeri che danno a tutti noi la possibilità di verificare con
indicatori certi e valutare l’impegno del nostro governo regionale”, con queste
il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha introdotto in
Consiglio regionale l’analisi puntuale delle principali misure contenute nel Dap,
il documento annuale di programmazione 2015, entrando nel merito di politiche e
azioni di governo, interventi finanziati e da finanziare. Di seguito, i
principali temi affrontati dal governatore Frattura.
Bilancio della Regione, entrate proprie e situazione debitoria. “Le previsioni
di entrate proprie per il 2015 raggiungono circa 158 milioni di euro. L’avvio
del nuovo ciclo di programmazione comunitaria, forte di una dotazione
finanziaria che supera i 210 milioni, ci dà la possibilità di investire risorse
importanti per il rilancio dello sviluppo del nostro Molise. Questa, la stima di
fondi a nostra disposizione a fronte, però, di una pesante situazione debitoria
della nostra Regione, 322 milioni di euro, per effetto delle emissioni di due
prestiti obbligazionali risalenti al 2003 e al 2005. Il disavanzo reale
determinato nell’esercizio 2013 – è indicato nel giudizio di parificazione della
Corte dei Conti – ammonta a 60.432.000 euro. Così ripartito il ripiano del
disavanzo finanziario: a carico del bilancio 2014 circa 2,5 milioni, la restante
parte verrà spalmata nei prossimi 10 esercizi finanziari, 2015-2024, con quote
costanti di 5,8 milioni di euro. In tale direzione va la proposta di emendamento
al Decreto legislativo 118/2011 già discussa e approvata in sede di Conferenza
delle Regioni”.
Welfare, infrastrutture e rifiuti. “Particolare attenzione la rivolgiamo al
welfare per l’integrazione, alla solidarietà, alla interconnessione e alla
complementarità tra le aree interne e i sistemi urbani e a una migliore
attivazione di politiche di intervento per le aree di crisi. Gli investimenti
infrastrutturali troveranno la loro più ampia declinazione nella realizzazione
degli interventi programmati all’interno delle disponibilità finanziarie del
Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013: trattamento dei rifiuti, difesa del
suolo e riduzione del rischio di dissesto idrogeologico, inclusione dei servizi
sociali e sicurezza dei cittadini. Nel documento di programmazione 2015 abbiamo
chiaramente individuato lo stanziamento finalizzato ad ogni singola voce”.
Tagli alla spesa della Pubblica amministrazione, semplificazione ed efficienza.
“Rapportando la spesa 2012 con il 2014, abbiamo un risparmio complessivo sulle
spese di gestione di ben 11/12 milioni di euro. Il primo nostro obiettivo è
stato rinnovare la Pubblica amministrazione, partendo dalle politiche di
bilancio. Abbiamo ridotto la spesa per il funzionamento della Pa: 8 milioni di
euro di economie nel triennio 2014-2016 solo a valere sulla voce del personale,
11 milioni di tagli alle spese generali, con la revisione dell’assetto
burocratico e l’accrescimento dell’efficienza dei servizi, dunque
semplificazione a vantaggio dei cittadini”.
Riordino istituzionale e aree interne. “Abbiamo proceduto al riordino
istituzionale attraverso la definizione degli ambiti ottimali: ne abbiamo
individuato otto, all’interno dei quali abbiamo indicato il rapporto tra
quantità, qualità e costo dei servizi offerti ai cittadini. All’interno della
definizione degli ambiti ottimali ruolo protagonista abbiamo riconosciuto alla
strategia delle aree interne, assieme a quella delle aree urbane. A valere sulle
risorse nazionali, abbiamo individuato per l’annualità 2014 la proposta
dell’area interna del “Matese”, per il 2015 quella del “Fortore”.
Contestualmente, per dare contezza alla programmazione definita anche dagli
altri due progetti, “Alto Molise” e “Mainarde”, abbiamo impegnato risorse
regionali per garantire la copertura finanziaria a tutte le quattro iniziative
che mirano appunto al rilancio delle aree interne”.
Tesoreria e centrale unica di committenza. “Prevediamo un Servizio di tesoreria
unica per il Sistema regione, possibile tramite l’ottimizzazione delle risorse,
l’informatizzazione e il monitoraggio tempestivo di tutti i flussi finanziari.
In finanziaria presentiamo la Centrale unica di committenza, che opererà in
favore della nostra amministrazione regionale e di tutti enti del sistema
Regione Molise”.
Politiche interregionali. “Nella ridefinizione della programmazione 2007/2013,
impegnando risorse che non erano state ancora impegnate, ci siamo concentrati
sui programmi di cooperazione transnazionale per un totale di 14 progetti pari a
6,3 milioni di euro impegnati. Per le risorse destinate alla cooperazione
territoriale 2014-2020, abbiamo indicato tutte iniziative di programmazione che
vedono il Molise protagonista all’interno dell’Euroregione Adriatico-ionica”.
Il Molise che riparte: “A fine 2014 abbiamo presentato il documento di
programmazione “Il Molise che riparte”, attraverso cinque elementi fondamentali:
buona impresa, politiche del credito, economia sociale, accessibilità al
territorio e politiche di innovazione. In termini di obiettivo, per poter
parlare di buona impresa, lavoriamo per garantire i distretti produttivi e la
loro competitività, favorire l’accesso al credito e l’innovazione dei sistemi
finanziari, valorizzare la potenzialità di sviluppo del turismo e
dell’agricoltura, ottenere l’approvazione ministeriale dell’area di crisi
Campochiaro-Venafro, favorire lo sblocco degli investimenti, sostenere i
processi di internalizzazione del sistema produttivo regionale, accompagnare i
giovani nel fare impresa, favorire le start up e le reti di impresa e chiudere
definitivamente la programmazione europea 2007- 2013, anticipando così le
iniziative da attuare con la nuova programmazione”.
Misure e politiche del credito: “Abbiamo approvato e avviato provvedimenti per
l’innovazione, l’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti, la legge
quadro sul turismo, la legge per le politiche di l’orientamento, l’istruzione e
la formazione professionale, la legge per la promozione e l’agricoltura presso
le nuove generazioni e per l’istituzione della banca della terra. Abbiamo
semplificato l’accesso al fondo di garanzia: con uno stanziamento di 32 milioni
di euro abbiamo già garantito il positivo avanzamento dell’utilizzo del fondo da
parte delle imprese e del sistema del credito. Per l’incentivo alla
capitalizzazione abbiamo stanziato 8 milioni di euro”.
Economia sociale. “Importante nella nostra azione di governo l’economia sociale
con le inclusioni lavorative di soggetti a forte rischio di marginalità. Le
misure: 661 borse lavoro, 130 comuni della Regione e 1.983.000 di euro
impegnati”.
Viabilità, mobilità e fibra ottica. “A fronte dell’urgenza di superare l’atavico
storico isolamento del nostro territorio, sempre attraverso l’effettivo impegno
dei fondi 2007-2013, abbiamo destinato alla viabilità 9 milioni e 220 mila euro.
Da attivare ci sono ancora più di 3 milioni. Per la viabilità di convergenza
regionale e interregionale 64 milioni di euro. Tra le azioni più efficaci per
rilanciare lo sviluppo economico quelle riguardanti le politiche di innovazione,
con particolare riferimento all’abilitazione alla nuova rete in fibra ottica. A
inizio mandato, nel 2013, la Regione Molise era l’ultima regione in termini di
connettività, per numero di abitanti serviti e per superficie coinvolta. Noi
abbiamo stanziato 4 milioni di euro per 104 nodi di accesso con interventi sui
centri urbani di Isernia, Termoli, Venafro, Pozzilli e sulle aree industriali
considerate strategiche. Abbiamo realizzato oltre il 90% dei lavoro e intendiamo
portare a conclusione il progetto per la connettività entro giugno 2015”.
Dissesto idrogeologico. “Per quanto riguarda gli interventi di mitigazione e
contrasto del rischio idrogeologico, abbiamo impegnato, firmando tutti i
decreti, per 27 milioni per 87 interventi, liquidandone già 10 ai Comuni. Per i
danni alluvionali, abbiamo impegnato il totale dei 18 milioni previsti: per il
2015 siamo nelle condizioni, con interventi già definiti e per la stragrande
maggioranza già appaltati, di dare una significativa inversione di rotta ai vari
comparti produttivi, con riguardo e attenzione particolari proprio
all’edilizia”.
Servizi essenziali. “Da una parte lo sviluppo con le misure messe in campo,
dall’altra la qualità della vita. Stanziati 1,3 milioni per l’offerta dei
servizi essenziali stanziati, 3,6 milioni per l’implementazione dell’assistenza
domiciliare destinata a pazienti con gravi patologie così da qualificare e
integrare gli interventi sociosanitari ed evitare il ricorso a ricoveri impropri
e 1.350.000 euro per il potenziamento dell’assistenza domiciliare per le persone
affette dal morbo di Alzheimer. Contestualmente, per garantire il giusto e
dovuto riequilibrio nell’assistenza territoriale, avanziamo il miglioramento
dell’assistenza per la completa erogazione dei Lea di specialistica
ambulatoriale, il miglioramento della rete territoriale, la realizzazione dei
presidi territoriali di assistenza, l’implementazione delle forme organizzative
monoprofessionali e l’attuazione del piano di riabilitazione per il quale a
giorni sarà pronto il decreto della struttura commissariale definitiva”.
Politiche della conoscenza e del lavoro. “5,5 milioni di euro per il “Pacchetto
giovani”; 3 milioni per la quarta annualità del progetto “Giovani a lavoro”, 600
mila euro per i processi di internazionalizzazione e circa 2 milioni di euro per
l’accesso al credito ai giovani. All’interno del programma “Garanzia giovani”
gli obiettivi trovano capienza in uno stanziamento di 7,7 milioni di euro circa
per 9 misure diverse: orientamento specialistico di secondo livello, formazione
mirata all’inserimento lavorativo, reinserimento di giovani in percorsi
formativi, accompagnamento al lavoro, apprendistato, tirocinio extracurriculare
anche in mobilità geografica, servizio civile, sostegno all'autoimpiego e
all’autoimprenditorialità, mobilità professionale transnazionale e territoriale,
bonus occupazionale”.
Agenzia regionale di Protezione civile. “All’Arpc, in questi due anni, abbiamo
trasferito 47,5 milioni di euro: 23,5 milioni nel 2014 e 15 milioni nel 2013.
Per gli eventi atmosferici, considerando sempre le risorse a valere sulla
delibera Cipe 62 del 2011, sono stati sottoscritti 3 Apq per un valore
complessivo di 42 milioni di euro”.