24/4/2015 ● Cultura
Ascolta
Ci sono parole evocate da Sant'Adamo di Guglionesi, glorioso abate bendettino e Confessore di Cristo, che ancora possiamo (ri)leggere? Sicuramente quelle del “Prologo” alla Regola di San Benedetto. Sarebbero da (ri)leggere periodicamente, soprattutto in prossimità della sua solennità.
La prima parola (l'incipit della "Regola" bendettina) è un verbo molto significativo - non casuale! - per le Sacre
Scritture: "Ascolta..."! Parola “chiave” che nel cuore (ri)suona al gioire delle campane a festa (ogni domenica, a Natale, a Pasqua, cioè ogni volta che la Chiesa annuncia la Vera Gioia).
Proviamo ad ascoltare, ...non distratti, il gran concerto celeste del suono delle
campane: il primo rintocco (cioè il primo richiamo, la prima chiamata) delle campane in festa
arriva al cuore dei fedeli proprio dalla voce patronale (cioè dal suono) di
Sant'Adamo (cioè dalla grande campana di Sant'Adamo, "il campanone").
Durante gli eventi del IX centenario della prima traslazione delle reliquie di
Sant’Adamo (1102-2002) il comitato celebrativo (al quale partecipai donando il
massimo impegno culturale) come formula di preghiera rileggeva, prima di alcuni
incontri organizzativi, vari passi significativi dell’insegnamento cristiano
di San Benedetto, proiettando i partecipanti in una sintonia spirituale con il
Santo Patrono. La Cappella di Sant'Adamo, nella Cripta della chiesa di Santa
Maria Maggiore, era, resta e sarà per sempre il luogo "opportuno" per aprire il
proprio cuore al Vero "ascolto"!
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Regola di San Benedetto. Prologo.
1 Ascolta, figlio mio, gli insegnamenti del maestro e apri docilmente il tuo
cuore; accogli volentieri i consigli ispirati dal suo amore paterno e mettili in
pratica con impegno,
2 in modo che tu possa tornare attraverso la solerzia dell'obbedienza a Colui
dal quale ti sei allontanato per l'ignavia della disobbedienza.
3 Io mi rivolgo personalmente a te, chiunque tu sia, che, avendo deciso di
rinunciare alla volontà propria, impugni le fortissime e valorose armi
dell'obbedienza per militare sotto il vero re, Cristo Signore.
4 Prima di tutto chiedi a Dio con costante e intensa preghiera di portare a
termine quanto di buono ti proponi di compiere,
5 affinché, dopo averci misericordiosamente accolto tra i suoi figli, egli non
debba un giorno adirarsi per la nostra indegna condotta.
6 Bisogna dunque servirsi delle grazie che ci concede per obbedirgli a ogni
istante con tanta fedeltà da evitare, non solo che egli giunga a diseredare i
suoi figli come un padre sdegnato,
7 ma anche che, come un sovrano tremendo, irritato dalle nostre colpe, ci
condanni alla pena eterna quali servi infedeli che non lo hanno voluto seguire
nella gloria.
8 Alziamoci, dunque, una buona volta, dietro l'incitamento della Scrittura che
esclama: "E' ora di scuotersi dal sonno!"
9 e aprendo gli occhi a quella luce divina ascoltiamo con trepidazione ciò che
ci ripete ogni giorno la voce ammonitrice di Dio:
10 " Se oggi udrete la sua voce, non indurite il vostro cuore!"