BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


13/4/2015 ● Cultura

La banda musicale veicolo di valori positivi. La marcia sinfonica “Mosè”


  Pietro Di Tomaso ● 2110


Inizio con una citazione del Maestro Riccardo Muti, noto direttore d’orchestra (dall’intervista di Curzio Maltese “Venerdì di Repubblica” del 2 novembre 2007): <<… L’Italia è un Paese dove la cultura dovrebbe essere una colonna portante della vita pubblica e dell’economia ed è al contrario la cenerentola di ogni politica. Le generazioni che ci hanno preceduto ci hanno lasciato un patrimonio immenso. Ma che cosa ne facciamo? Va in rovina giorno dopo giorno. (…) Una delle ricchezze che rischia di sparire è quella delle bande comunali. Molte amministrazioni hanno deciso di chiuderle, magari per destinare altri soldi alle mode delle notti bianche e dei fuochi d’artificio, ormai d’obbligo in qualsiasi contrada del Belpaese. (…) Imparare a stare in un coro, in una banda, in un’orchestra, significa imparare a stare in una società dove l’armonia nasce dalla differenza, dal contrappunto, dove il merito vince sul privilegio e il vantaggio di tutti coincide con il vantaggio dei singoli. Quando avanza la sopraffazione, l’egoismo corporativo, allora siamo a Prova d’Orchestra, il film più attuale di Fellini>>.

Dalla data dell’intervista di cui sopra ad oggi non è che la situazione sia cambiata significativamente. E veniamo alla marcia sinfonica “Mosè”. In occasione delle feste Patronali, all’entrata e all’uscita del Santo dalla chiesa, il complesso bandistico suona la tradizionale marcia “Mosè”, tratta dall’opera “Mosè in Egitto” di Gioacchino Rossini. “Mosè in Egitto” fu rappresentata a Napoli nel 1818. Considerata una delle opere più innovative dell’autore, godette nel tempo di una vasta popolarità. “La Marcia, l’Aria di Elcia e la Preghiera rappresentarono tre momenti fondamentali dell’opera in cui emerge l’elevata raffinatezza della scrittura musicale di cui Rossini stesso ebbe a dire: <<… una musica simile non la farò più perché non avrò tanta pazienza e facilità come ebbi questa volta>> (Roberto Gramana della Banda musicale della Polizia di Stato)”.

Detto ciò la banda è una formazione musicale che non deve essere dimenticata dalla popolazione e dalle autorità (comunali, regionali) in quanto associazione che non solo fa divulgazione musicale, ma vera promozione culturale. Ha fatto conoscere al pubblico non abituato alle sale da concerto il piacere dell’ascolto, è stata e continua ad essere simbolo di condivisione di valori religiosi e civili.
Un particolare pensiero, da parte di chi scrive queste note, va alla prossima festività di Sant’Adamo Abate, Patrono di Guglionesi (1,2,3 Giugno 2015) con l’auspicio che la cittadinanza tutta offra il necessario sostegno al Comitato preposto alla buona riuscita dell’evento.

Cartellone




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