8/5/2008 ● Eventi
San Nicola, primo anno senza pellegrinaggio di due giorni a Bari
Il mese di Maggio a Guglionesi significa “pellegrinaggio a Bari” per far visita a “Santa Nicola”, come dicono
in dialetto i più anziani. Tanti anni fa si partiva con i cavalli e con i
carretti trainati da buoi; poi arrivò l’era dei motori, e incominciò ad
accorciarsi il tempo del pellegrinaggio: anziché la memorabile settimana, grazie
alle moto, alle auto e ai camion si arrivò ad un pellegrinaggio di tre o quattro
giorni al massimo. A partire dagli anni Sessanta dello scorso secolo sono i
pullman sempre più confortevoli a trasportare i pellegrini a Bari, in un tour
concentrato in due giorni: si parte al mattino del 7 Maggio e si raggiungono i santuari di San Giovanni Rotondo (per far visita a Padre Pio) e Monte Sant’Angelo
(per far visita a San Michele Arcangelo). Poi destinazione Bari, per arrivare al
tramonto quando inizia il rito della “Caravella”, rievocazione storica della
traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra a Bari. Riposo sul pullman
(prima si dormiva per terra, sulle scale della Basilica nicolaiana, ammoniscono
i più anziani!) per attendere il giorno della festa, l’8 maggio, con la
tradizionale processione a mare del patrono di Bari. Dopo il pranzo (magiando tutto quello che si era portato nella borsa!) si riparte
alla volta di Guglionesi, con l'ultima sosta del pellegrino nicolaiano, presso il santuario dell’Incoronata di Foggia.
Ultimi ricordi, tra arachidi, nocelle, castagne, limoni e carrube da portare
nella borsa del pellegrino, vera testimonianza del rito secolare.
Quest’anno il pellegrinaggio a Bari si è ridotto ad un solo giorno: non ci sono
i “pellegrini” da due giorni. Segno di un’epoca che cancella in fretta le
tradizioni popolari. Ma a tutta questa modernità dei tempi rimedia la provvidenza nicolaiana.
Domenica prossima, 11 Maggio, arriverà a Guglionesi la effigie barese di San
Nicola, per rendere memoria, con la seconda “Peregrinatio Sancti Nicolai”, ai
nostri antichi pellegrinaggi.