19/3/2015 ● Politica
Sanità: confronto con il ministro della salute per individuare i tagli alle Regioni
Preceduto da un lungo esame istruttorio della Commissione Salute conclusosi
alle 14.30 dalle 10.30, si è tenuto a partire dalle 16.00 al Ministero della
Sanità il confronto Stato-Regioni sulla bozza di intesa che individua i tagli
pari a 2,3 miliardi sanciti dalla legge di stabilità 2015 sui trasferimenti del
Fondo Sanitario Nazionale alle Regioni.
Presieduto dal Ministro Beatrice Lorenzin e alla presenza del Direttore Generale
del Ministero Renato Botti e del nuovo responsabile del Tavolo Tecnico Nazionale
di vigilanza sulle regioni commissariate Dott.ssa Angela Adduce del Ministero
dell’Economia, è stata illustrata la prima ipotesi di riparto dei tagli che
saranno suddivisi per 1,4 miliardi su beni e servizi, dispositivi medici e
forniture, per 350 milioni di euro sulla farmaceutica, 168 milioni di euro sulla
non appropriatezza più altre riduzioni su riabilitazione e unità operative.
Le regioni hanno sollecitato chiarimenti sulla tenuta del sistema sanitario
pubblico nazionale e hanno rimarcato che i nuovi farmaci salvavita oncologici e
dell'epatite C, insieme all’entrata in vigore dei nuovi LEA determineranno
l’esigenza di coprire correttamente altre uscite.
In particolare il Vice Presidente della Giunta Regionale del Molise ha sollevato
la questione dei livelli essenziali di assistenza nelle regioni commissariate
dove il blocco del turn over accentua la mobilità sanitaria passiva, riduce le
prestazioni e aumenta le imposte a carico di cittadini e imprese. A latere della
riunione l’Assessore Michele Petraroia dopo aver condiviso con l’Assessore alla
Sanità dell’Abruzzo Silvio Paolucci l’esigenza di una collaborazione proficua
tra le due regioni in materia di tutela della salute ha partecipato alla
riunione con il Sottosegretario Vito Di Filippo insieme al Sindaco di Agnone e
alla delegazione del Molise sul riconoscimento di Presidio Ospedaliero di area
disagiata riscontrando una positiva apertura da parte dello stesso
Sottosegretario.
La complessità dei problemi aperti sul territorio obbliga gli amministratori a
moltiplicare il proprio impegno nella risoluzione di vicende annose che però
rappresentano risposte ai cittadini in termini di diritti essenziali e di
mutamento di prospettiva. Questo è il dovere di chi amministra.