14/3/2015 ● Cultura
Le piazze del sapere
Vorrei accogliere con una rapida riflessione personale l’iniziativa dei
ragazzi e delle ragazze del Liceo di Guglionesi, i quali il 15 marzo saranno
impegnati nell’iniziativa di “cittadinanza attiva” aprendo una delle “piazze
del sapere”: il Museo civico comunale, dove è custodito un esclusivo
patrimonio archeologico dall’agro di Guglionesi.
Riporto due brevi pensieri del prof. Tomaso Montanari, dal libro “Istruzioni
per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà”.
“Dovremmo cominciare a pensare al patrimonio non come a qualcosa che si
visita, ma come a qualcosa che ci contiene: che ce ne accorgiamo o no. Più in
generale, quando parliamo di cultura dovremmo forse invece parlare di spazi
pubblici: un assessore alla cultura non dovrebbe occuparsi di eventi,
manifestazioni e intrattenimenti, ma dovrebbe assicurare il corretto uso
democratico e sociale degli spazi monumentali e culturali della sua città
(palazzi, parchi, biblioteche, etc.)”.
“Come la biblioteca, anche il museo deve essere una piazza del sapere. Non un
luogo dove si va una volta nella vita, per vaccinarsi: ma uno spazio pubblico
aperto. Ai cittadini, prima che ai turisti. Un luogo dove i bambini possono
crescere, gli adulti rimanere umani, gli anziani godersi la libertà. Un luogo
dove si va anche per vedere un’opera sola: come si va in biblioteca a leggere un
libro. Un luogo dove, chi lo desidera, possa essere guidato: ma dove chi vuole
perdersi possa farlo. (…) Un luogo aperto alla vita quotidiana, non il tempio di
uno stanco rito sociale”.
Ecco... grazie cari ragazzi!
Domani non conteranno le presenze, ma i suggerimenti culturali alla
cittadinanza: le “piazze del sapere” sono spazi pubblici e monumentali da respirare.
Sempre.