BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


14/3/2015 ● Poesia

La mia voce


  Mario Vaccaro ● 1787


Che albero maestoso!
Con gli anni
sempre più imponente,
per nuovi rami
e più ricche fioriture.
Un dedalo di sue radici
pervade la mia anima
fino agl'intimi recessi.
Al mattino
sullo specchio
un'immagine rimbalza:
sono l'io agli antipodi.
Prenderne atto
in quel frangente
è tutto quel che posso:
per la gente, dunque,
io quel volto sarei.
D'accordo, ok,
d'altronde a voi è ri-volto,
mentre io, dietro le quinte
sto dalla regia ad osservare
che a lui vi ri-volgete.
Ma ecco poi accadere
il rendersi opportuno
prestare la mia voce
a qualcuno dei pensieri
che dal traffico indistinto
segnala la presenza
come fa l'autoambulanza
quando innesca la sirena.
Ecco aldunque la parola
presentare a me reclamo
alfin ch'io presti voce
a qualcosa che declini
il mio essere in pienezza.
E’ in quest’urgenza di parola,
nel perseguitar del vero,
che al mio essere m’appello,
che in pienezza io ne avverta
un'autentica presenza.
Lei, mi spiace, no,
scartate l'apparenza,
non a voi è diretta,
è per me
che la esprimo
ed è me
che essa esprime.
Del contenuto sì,
della semantica posso
farvi dono,
tutta roba mia invece
il tono.
Di che pasta credete
ch'io sia fatto?
Ma della pasta di quel suono!
Proprio con il mio orecchio,
in ispecie quello destro,
la mia anima flirta di continuo.
E' lì che faccio residenza,
solo lì dimora, intera,
la mia essenza.
Se mai accadesse
di perdermi
nel buio dell'anima
o negl'interminabili corridoi
del labirinto
mio mentale,
l'orecchio porgerei
all'ascolto della
voce.
Non di Dio.
Una parola
sola,
solo una mia,
basterebbe a ritrovarmi ...
o quantomeno a tenermi
la migliore compagnia.

Cartellone




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