10/3/2015 ● Politica
“Banca della Terra del Molise”, approvato il Regolamento
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore alle Politiche
Agricole Vittorino Facciolla, il regolamento che contiene le modalità di
gestione e funzionamento della “Banca della Terra del Molise”. “Istituita con
legge regionale 5 novembre 2014, n. 16 - dichiara l’Assessore Facciolla - la
“Banca della Terra” rappresenta in primo luogo una concreta opportunità di
lavoro per quanti intendano dedicarsi all’imprenditoria agricola. Tale
strumento, infatti, si propone di recuperare terreni incolti o abbandonati di
proprietà pubblica o privata, per assegnarli prioritariamente ai giovani
agricoltori. L’obiettivo è quello di promuovere la crescita occupazionale nel
settore, favorendo, nel contempo, il ricambio generazionale in agricoltura. Il
Regolamento - spiega l’Assessore Facciolla - prevede, infatti, che abbiano la
priorità i giovani con meno di 40 anni che non hanno la qualifica di
imprenditore alla data della richiesta, ma che si impegnino a conseguirla nei
sei mesi successivi all’assegnazione del terreno; i coltivatori diretti e gli
imprenditori agricoli professionali associati (IAP) che non hanno compiuto
quarant’anni alla data di presentazione della domanda di assegnazione; le
imprese cooperative, dando priorità a quelle con l’età media dei soci più bassa.
La gestione dei terreni - continua l’Assessore Facciolla - sarà affidata all’Arsiam,
che provvederà al rilascio delle autorizzazioni e concessioni di beni di sua
proprietà o affidati in gestione da Enti e soggetti inseriti nella Banca della
Terra. Una volta completata l’operazione di censimento e inserimento dei terreni
nella Banca, gli interessati potranno fare richiesta di assegnazione all’Arsiam,
inoltrando uno specifico piano di sviluppo, contenente la descrizione del lotto,
gli obiettivi produttivi, un cronoprogramma dei lavori previsti. Al proprietario
del fondo spetterà un canone, che sarà determinato in base ai criteri definiti
nel regolamento, o anche di comune accordo fra il proprietario e l’assegnatario.
Attraverso la “Banca della terra” – conclude l’Assessore Facciolla - miriamo ad
incentivare lo sviluppo produttivo nelle aree rurali, recuperando i terreni
agricoli e forestali abbandonati, incolti o sottoutilizzati, il cui stato di
degrado rappresenta un fattore di rischio per l’integrità del territorio. Non
solo, dunque, si interviene affinché la terra torni nelle mani degli
agricoltori, ma si agisce anche sul fronte della salvaguardia del suolo e degli
equilibri idrogeologici, restituendo all’agricoltura l’importante ruolo di
presidio ambientale e di volano per lo sviluppo dell’economia regionale che da
sempre ad essa compete”.