26/2/2015 ● Eventi
"Sui passi di Sant’Adamo": i padri monastici e San Benedetto
San Benedetto fa parte di quegli uomini la cui azione oltrepassa largamente
il proprio tempo. Nato verso il 480 a Norcia in Umbria, interrompe i suoi studi
di lettere classiche a Roma per ritirarsi nella solitudine di Subiaco e farsi
monaco. Verso il 528 va a Montecassino, dove redige la sua Regola e muore nel
547.Quarant’anni più tardi il suo monastero è distrutto dai Longobardi, poi
ricostruito verso il 720.
Da più di quattordici secoli vi sono uomini che si riuniscono per vivere in
comune secondo questa Regola. Colui che sceglie questa vita, come è stato per
sant’Adamo, cerca Dio in una comunità fraterna, si dedica alla preghiera e al
lavoro in comune, per far crescere in se stesso l’uomo nuovo. Al tempo di San
Benedetto, la situazione politica e sociale era certamente più difficile di
oggi. Le condizioni economiche erano desolanti. Ed è precisamente in questo
mondo disorientato e lacerato che Benedetto ha costruito il suo monastero e ha
scritto una Regola per i suoi monaci. Nel cuore del caos economico, si è messo
con i suoi monaci a coltivare i campi e a lavorare nelle botteghe d’artigianato.
I lavori di questo minuscolo gruppo di uomini, hanno avuto sul piano culturale
un effetto su tutto l’Occidente. Sant’Adamo insieme a tutti i benedettini ci ha
trasmesso la cultura occidentale.
Siete tutti invitati domani sera, 27 febbraio, alle 18,30 circa, presso la
Cripta della chiesa di Santa Maria Maggiore a scoprire il perché e il come
questo è avvenuto.
L’Associazione "Uomini in Cammino".