14/1/2015 ● Politica
Non Autosufficienze e Politiche Sociali: Molise segna un leggero incremento di risorse
Nelle regioni sottoposte a piano di rientro dal debito sanitario e
commissariate dal Governo, sussiste la questione dei tagli di prestazioni
socio-sanitarie e/o socio-assistenziali per patologie extra-LEA e quindi
considerate fuori dalle tutele dei livelli essenziali di assistenza.
Le strutture commissariali coordinate dal Ministero dell’Economia segnalano al
Tavolo di Verifica Nazionale e alla Corte dei Conti le voci di bilancio sulle
erogazioni non ritenute essenziali, diffidando i dirigenti delle Aziende
Sanitarie a tagliare quei servizi ai pazienti in trattamento.
Il tema è stato oggetto di una recente comunicazione inviata al Sottosegretario
Franca Biondelli che segue le politiche sociali per sollecitarla ad aprire un
confronto con il Ministero della Salute e con il Ministero dell’Economia.
Nel corso dell’incontro svoltosi questa mattina insieme all’ANCI Nazionale e
agli Assessori Regionali della Liguria, della Lombardia e del Piemonte ho
sollevato la questione al Ministro Poletti, ottenendo l’impegno a costituire un
nucleo ristretto tra ANCI, Regioni e Ministero del Lavoro per aprire un
confronto tecnico con il Ministero della Salute e con il Ministero dell’Economia
sulle tutele socio-sanitarie e socio-assistenziali da garantire anche ai
pazienti delle regioni commissariate.
Sulle altre tematiche affrontate il Ministro del Lavoro ha comunicato i tempi e
l’entità del riparto del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze e del Fondo
Nazionale per le Politiche Sociali che per il Molise segna per il 2015 un
leggero incremento di risorse per un ammontare presumibile complessivo pari a
4,4/4,5 milioni di euro.
Sul primo argomento trattato, riferito alla povertà estrema, il tavolo tra
Governo-Regioni e ANCI ha stabilito di accelerare la predisposizione dei bandi
sulla base di risorse straordinarie che saranno trasferite alle otto regioni del
Sud per 167 milioni di euro e alle aree metropolitane e alle altre regioni in
cui già è in vigore la social card tradizionale per 250 milioni di euro. Il
Ministro Poletti ha dato notizia dell’approvazione in sede europea del PON
inclusione e del FEAD, impegnandosi a sostenere una strategia nazionale di
contrasto alla povertà e di rimodulazione del Welfare rendendo più semplice la
filiera istituzionale ed amministrativa che gestisce l’erogazione dei servizi e
le attività di pianificazione territoriale.