23/4/2008 ● Politica
Svaniscono le “premesse” della campagna elettorale, verso il ricorso?
Decisi ruoli e deleghe nella nuova Amministrazione di Guglionesi, Antonacci si prepara al primo
Consiglio comunale nella veste di Sindaco (24 Aprile). Si deve ancora
“individuare” (per eleggerlo appunto nella prima seduta) il futuro Presidente
del Consiglio comunale, ma con molta probabilità dovrebbe già dissolversi una
delle “premesse”, sostenuta e condivisa in campagna elettorale dalle tre liste
civiche candidate, di indicare come figura “garante anche delle opposizioni”
quella del Presidente del Consiglio, pertanto una possibile carica istituzionale
da assegnare (eventualmente) all’opposizione. L’ipotesi scaturiva dalla
probabile esigua rappresentatività della lista vincente rispetto ai consensi
complessivi espressi dall’elettorato di Guglionesi. Infatti, la vittoria è
arrivata con il minimo della percentuale possibile (33,6%). “Invochiamo con
forza – aveva sostenuto Antonacci a Fpw durante la campagna elettorale - una autentica collaborazione
tra le varie forze politiche sulle scelte intelligenti che la prossima
amministrazione si troverà ad affrontare”. All’ipotesi di una vittoria
elettorale, di qualsiasi delle liste civiche candidate, sotto la quota del 40%
dei voti validi, prospettata nell’intervista pre-elettorale di Fpw, Antonacci aveva dichiarato
che “nel caso in cui ciò si verificasse, e quindi si avrebbe una maggioranza
con un basso grado di rappresentatività, l'atteggiamento della lista vincente
dovrebbe partire proprio da quanto enunciato nel punto precedente, vale a dire
una fattivo coinvolgimento delle liste perdenti: del resto nel nostro programma
comunque questo è un concetto già espresso”.
Salvo sorprese di coerenza “costruttiva” per la municipalità, il probabile
futuro Presidente del Consiglio comunale di Guglionesi potrebbe essere (ancora
storicamente) individuato nella maggioranza, forse in Angelo Costantino. Dunque,
le opposizioni verso ruoli “ridotti” e “solo” nelle commissioni municipali,
nonostante (per la storia) il quasi 70% dei consensi dei guglionesani sia stato
espresso a favore delle minoranze.
Perché si arriverà (probabilmente) a questa soluzione in contrasto con le
“premesse” della campagna elettorale e con la formula del “dialogo costruttivo"?
Bisogna fare un passo indietro. Poco indietro. Il verdetto delle urne ha
decretato una maggioranza (lista civica Antonacci) con uno scarto assai esiguo:
9 voti in più sulla lista civica Pollice e 15 voti sulla lista civica
Marcantonio. Margine troppo ridotto, secondo alcuni esponenti delle due liste
perdenti, per affidarsi ad una sola “conta”, soprattutto per alcune schede
assegnate ad una lista piuttosto che alle altre, o addirittura, secondo alcuni
rappresentanti di lista, forse, da annullarsi. Infatti, in queste ore qualcuno
medita sull’eventuale ricorso, (appunto) per rendere sereno il verdetto delle
urne, nonostante si speri (ancora) che tutto possa tornare in gioco: sia la
vittoria in quanto tale, sia l’eventualità di un ballottaggio (in caso di
pareggio alla "ri-conta") che renderebbe politicamente confuso uno scenario di
per sé già complesso (sia la vittoria che il ballottaggio dal giudice, entrambi virtuali oltre un certo termine di tempo, prevedono l'annullamento del voto amministrativo, quindi la convocazione dell'elettorato per una nuova corsa al palazzo municipale).
Intanto la macchina amministrativa di Antonacci corre. E il paventato ricorso (ancora incerto),
forse, sarà l’argomento che porterà (o giustificherà) un Consigliere eletto a
diventare Presidente del Consiglio comunale. La recente campagna elettorale, le
sue generose “premesse” e il “dialogo costruttivo” appaiono cose già di altra
epoca.