9/1/2015 ● Politica
Bando sui Bonus assunzionali 2014, chiuso registrando l’assunzione di 159 lavoratori
Il 31 dicembre il Bando sui Bonus assunzionali 2014, pubblicato il 6 ottobre
sul Bollettino Ufficiale, si è chiuso registrando l’assunzione di 159 lavoratori
con contratto a tempo indeterminato. Di questi si contano n.40 uomini e n.119
donne, con 55 unità assunte a part-time con 20 ore settimanali, n.46 con
part-time a 30 ore, n.5 a 36 ore, n.8 a 38 ore, n.34 a 40 ore e altri con
modulazioni di 24, 25, 26 e 28 ore a settimana. Le imprese hanno utilizzato 636
mila euro degli 800 mila messi a bando, offrendo opportunità di impiego stabile
alle fasce deboli del mercato del lavoro (percettori di ammortizzatori sociali,
giovani tra i 18 e i 35 anni, donne tra i 18 e i 54 anni, e titolari di lavoro
autonomo cessati dopo il 31 dicembre 2012). Le aziende sono state agevolate con
un riconoscimento oscillabile tra i 2 mila e i 5 mila euro per ogni assunzione a
tempo indeterminato con l’attribuzione di 5 mila euro per tutti i contratti pari
o superiori a 30 ore settimanali.
Queste misure di politica attiva del lavoro confermano il ruolo di sostegno
mirato da parte della Regione Molise che ha il dovere di incentivare le imprese
ad orientarsi verso le assunzioni stabili di giovani, di donne e di dipendenti
collocati in mobilità.
Non spetta alla Regione gestire imprese che operano sul mercato falsando le
regole della concorrenza e accumulando debiti che si scaricano in aumenti di
tasse per i molisani. Non spetta alla Regione essere proprietaria di imprese
industriali, agricole, commerciali, turistiche o del terziario.
Chi chiede alla Regione Molise di violare le leggi dello Stato e i Regolamenti
Europei, insultando le scelte coraggiose di cambiamento intraprese, non offre
una prospettiva di sviluppo seria, ma si limita a sollecitare la proroga di
politiche assistenziali che hanno scambiato consenso politico con debito
pubblico regionale.
Se c’è un ritardo nell’azione istituzionale è quello di non orientare ogni
investimento a sostenere la competitività, la qualità, il merito e l’eccellenza
di processo e di prodotto per premiare le aziende private innovative anziché
rimanere prigionieri di scelte fallimentari che hanno determinato il crollo
dell’economia molisana e penalizzato le imprese più dinamiche.