29/11/2014 ● Cultura
Podemos, il partito rivelazione all’insegna del realismo
Podemos (“possiamo”) è un partito politico spagnolo, fondato nel 2014. Si è
presentato per la prima volta alle elezioni europee del 2014, ottenendo l’8 per
cento dei voti (Wikipedia). Come si legge su ‘LaPresse.it’, a sei mesi dalle
europee Podemos, il partito nato dalle proteste antiausterità, vola nei
sondaggi. “Se le elezioni si tenessero oggi – scrive Ilaria Leccardi –
il partito guidato dal giovane professore universitario Pablo Iglesias
otterrebbe il 28,3 per cento dei voti, sorpassando il partito del premier Rajoy
fermo al 26,3 per cento”. L’obiettivo principe della nuova formazione
consiste nella lotta all’austerità, ma senza prospettare ipotesi di uscita dalla
moneta unica europea.
Ciò premesso, veniamo alla situazione italiana. L’attuale stato di credibilità
dei nostri partiti sembra veleggiare ai minimi storici anche alla luce delle
recenti consultazioni regionali, dove l’astensione da parte degli elettori è
stata notevole. <<L’accusa di molti astensionisti – sottolinea Nadia
Urbinati (Repubblica, 28 novembre) – è che i partiti occupano le istituzioni
senza riuscire a portare giovamento alla società (…). Vi è però un caso in
Europa di un nuovo partito, Podemos, nato dal movimento e approdato a
un’organizzazione strutturata. Podemos (il cui leader Pablo Iglesias è stato
intervistato da Repubblica) ha così interrotto il movimentismo anti-partitico
degli ‘indignados’ da cui è nato… Diversamente dai 5Stelle non ha esorcizzato il
partito ma ne ha voluto creare uno nuovo (…). Come ha spiegato Iglesias, il
problema delle nostre democrazie non sta nel fatto che esse si reggono sui
partiti, ma che gli esistenti partiti non hanno più credibilità. L’alternativa a
loro sta nel creare nuovi partiti, non nel movimentismo anti-partitico. Podemos
fa riflettere sulle possibilità di creare nuovi partiti politici nel vuoto
lasciato dai vecchi (…). E’ a questa sfida che Podemos cerca di rispondere… la
sua politica sembra voler dimostrare che non c’è bisogno di diventare populisti
per essere rappresentativi della critica sociale. Si può essere realisti senza
inginocchiarsi allo status quo. Le proposte di Podemos hanno poco di
populistico: mettono la libertà civile e politica al primo posto e non sono
intolleranti delle minoranze; si appellano al sentimento della solidarietà di
cittadinanza; e criticano la gestione tecno burocratica dell’Europa ma non il
progetto europeo, per il quale anzi hanno il coraggio di chiedere: un’assemblea
costituente europea, ovvero il superamento della politica dei trattati per
un’Europa che si fondi direttamente sul consenso dei suoi cittadini>>.
Dunque un nuovo partito politico permeato di valori di libertà e di solidarietà.
Quella stessa solidarietà tante volte invocata dal filosofo tedesco Habermas
(ultimo grande componente della scuola di Francoforte).
<<Infine – aggiunge Nadia Urbinati – nella sua breve ed elettrizzante
esperienza elettorale Podemos ha dimostrato di riuscire a sconfiggere il male
sordo dell’astensionismo, non quello fisiologico degli indifferenti, ma quello
causato dai partiti esistenti che dominano senza attrarre consensi, che vincono
con i numeri ma a costo di tenere molti cittadini lontani dalle urne>>. Per
parte nostra seguiremo gli sviluppi futuri di questa nuova compagine politica.