BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


21/11/2014 ● Eventi

Visita studenti alla mostra "Ave Crux": riflettendo sul significato profondo del Simbolo


  Diocesi Termoli-Larino ● 1113


 Ieri, 13 novembre 2014, le classi 3 dell'itng “Ugo Tiberio” di Termoli si sono recate, a vedere la mostra intitolata “Ave Crux” allestita presso il Palazzo vescovile della diocesi di Termoli-Larino.

L’insegnante di Religione Cattolica nei giorni precedenti aveva proposto loro in modo sommesso la visita pensando che, trattandosi di ragazzi abituati ad una tipologia di studio tecnico-pragmatico, forse non avrebbero apprezzato una mostra orientata verso una riflessione spirituale oltre che storico-artistica. La visita, tuttavia, si è svolta in modo sorprendentemente atipico e coinvolgente. Infatti tra gli alunni che vi hanno partecipato vi è un ragazzo, Gianluca Grillo, che questa estate, in agosto, ha contribuito ad allestire le opere ed a fare da guida ai visitatori estivi.

Gianluca ha generosamente accettato di guidare i suoi compagni verso la scoperta di questo opere d’arte svolgendo il suo compito con la naturalezza e la spontaneità propria della sua età. Il suo linguaggio semplice e soprattutto l’empatia e la complicità derivante dall’appartenenza al gruppo - scuola ha creato subito un’atmosfera rilassata e familiare trasformando la sacralità di quel luogo in un ambiente naturale per i ragazzi. Gianluca ha descritto le opere esposte soffermandosi sui particolari che maggiormente hanno suscitato la curiosità dei suoi compagni e cercando di proiettarla anche sulle opere che potevano sembrare meno interessanti. In questo misterioso dialogo sorto così tra i giovani ed il Cristo rappresentanto nella varie tipologie di croci all’insegnante è rimasto solo il piacevole compito di registrare e prendere atto che l'atmosfera sacrale si è pian piano trasformata in raccoglimento e riflessione comunitaria sul significato della croce, della scelta libera di Gesù Cristo di redimere l’uomo attraverso di essa. Sono emerso tanti “perchè”, tante curiosità in ordine alla diverse raffigurazioni di questo simbolo. Ogni opera ha trasmesso emozioni e reazioni diverse.

In particolare la Croce di Lampedusa dell’artista Tuccio, costruita con i resti delle barche dei profughi è quella che ha maggiormente ha suscitato interesse per la sua semplicità ed originalità. Il pensiero dei i ragazzi è volato subito verso quelle persone che durante il viaggio di speranza hanno trovato la morte ed a quelle fortunate che sono riuscite ad arrivare in Italia per ricominciare una nuova vita lontano dalla guerra e dalla violenza. In quest’opera disperazione e speranza sono apparsi, ai giovani, intrinsecamente legate.

Durante il dipanarsi della visita i ragazzi hanno scoperto piccole cose della religione cristiana, oltre che dell’arte sacra, di cui non erano a conoscenza. Tuttavia ciò che maggiormente li ha fatti riflettere è stato il significato profondo di questo Simbolo, icona della croce quotidiana che caratterizza la vita di ciascuno di noi e sopratutto simbolo di speranza per tutti. E’ stato commovente, infine, vedere alcuni di questi giovani studenti avvicinarsi al Tabernacolo del Santissimo Sacramento custodito nella cappella privata per raccogliersi in una silenziosa preghiera. Il sorriso stampato sui loro volti durante il rientro a scuola è stato più esauriente di qualunque altro commento.

Barbara Colazingari

Cartellone




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