17/4/2008 ● Politica
Prima volta del centrodestra a Guglionesi, con il cuore “si può fare”
Nella corsa a tre evitiamo di scrivere “risultato a sorpresa!”. Il 33, 33 e 33 era nell’aria fin dalla
scelta di presentare tre liste civiche. Prevedibile che la futura
Amministrazione si sarebbe insediata nella Casa Comunale con i decimali del
residuo punto percentuale di resto. Era un’ipotesi ora è storia.
Bartolomeo Antonacci, alla sua prima candidatura a Sindaco, riesce a portare al
governo della città di Guglionesi la lista civica “Guglionesi nel cuore”, nello
schema bipolare della politica italiana e locale una lista orientata verso il
centrodestra.
Antonacci, dopo l’esperienza da Consigliere comunale di opposizione durante
l'uscente Amministrazione Bellocchio, intuisce le vere coordinate propositive
per il rinnovamento e mette in campo tanti giovani “under 40” ed alcuni
veterani in grado di raccogliere consensi da diversi contesti socio-politici
della comunità, presentando il suo schieramento con forze politiche dal centro
all’estrema destra. Il neo-sindaco ha puntato su un programma di “svecchiamento”
della politica locale, dichiarando, esplicitamente, la sua lista alternativa al
centrosinistra, non solo sulle proposte di sviluppo della città, ma anche sui
criteri. “Nella scelta della candidatura a Sindaco – ha dichiarato
qualche giorno fa ad Fpw il Sindaco Antonacci – abbiamo discusso su
determinati criteri. Su tali criteri è avvenuta una divergenza con un’area
centro-moderata in dialogo da tempo con noi, divergenza dalla quale è poi nato
il nucleo costitutivo della lista civica “Costruire per Guglionesi”
(candidato sindaco Giuseppe Pollice).” La divergenza sui criteri, nell’ottica
del successo elettorale (pur di misura), è stata una vittoria nella vittoria
della lista civica “Guglionesi nel cuore”. Antonacci non si sbagliava: aveva
lavorato da tempo, con sacrificio, dedizione e coraggio al risultato che lo ha
premiato. Nulla arriva per caso.
Il progetto politico di Giuseppe Pollice, siamo “per” e non “contro”, nella
corsa a tre riscuote una brillante considerazione da parte dell’elettorato
guglionesano, tanto da sfidare in pochi giorni, su un doppio fronte, gli
schieramenti politici di centrodestra e di centrosinistra, ben organizzati,
strutturati e preparati nel tessuto sociale del paese. Tuttavia l’identità
politica della lista civica “Costruire per Guglionesi” restava per una grande
parte dell’elettorato un’incognita “equivoca” della campagna elettorale, una
seria ambiguità da trascinare in un’azione di Amministrazione comunale, poiché
priva di una rappresentanza partitica nelle scelte delle politiche territoriali
alle quali è chiamata la municipalità di Guglionesi. Ma in questa direzione il
successo nelle Politiche (anche a Guglionesi) dell’Italia dei valori di Antonio
Di Pietro forse trova una certa compiacenza trasversale (in attesa di un futuro
apparentamento?) in alcuni esponenti promotori del progetto “Costruire per
Guglionesi”. Se fosse vera questa considerazione il successo di Antonacci
sarebbe doppiamente meritevole, avendo battuto un centrosinistra dichiarato (di
fatto con pochi consensi) e l’altro in “ombra” (di fatto con molti consensi).
C’è tempo per valutare meglio le dinamiche e le tendenze del voto politico di
Guglionesi.
E veniamo all’impresa elettorale. In barba allo slogan elettorale del PD, “si
può fare”, lo schieramento di Antonacci è riuscito politicamente a chiudere il
“ciclo Bellocchio”, cioè mettere la parola “fine” a dieci anni di governo della
città di Guglionesi, battendo sul consenso la lista civica del centrosinistra
“Continuità per il futuro” (candidato sindaco Pasquale Marcantonio) che al
vaglio dei cittadini non ha convinto né sulla “continuità” e né sul “futuro” dei
“fatti” argomentati in campagna elettorale. Per il centrosinistra la continua
dissolvenza nel consenso locale (l’IdV sopra il PD nelle Politiche di
Guglionesi) sembra non avere un freno (almeno dal 2003 ad oggi), nonostante la
gestione amministrativa della municipalità garantisse altre prospettive di
consenso… “per un Comune amico”.
Il centrodestra diventa forza di governo municipale per la prima volta nella
storia del bipolarismo locale, dopo le sconfitte elettorali subite alle Comunali
del 1993 (Di Falco sconfisse Cacchione), del 1998 e del 2003 (Bellocchio
sconfisse due volte Vaccaro).
Per Guglionesi si apre una stagione nuova, di rinnovamento amministrativo, in
linea con le attuali posizioni politiche nazionale e regionale (PDL). Dunque
ampi margini di risorse nel “fare” e nel collaborare in sintonia con gli Enti
che contano. Ora Antonacci ha il compito di creare e di coordinare una nuova
classe dirigente per la Città, e non solo per la Città, in grado di dare
contenuti di innovazione e concretezze di sviluppo alle aspettative dell’intera
Comunità e non solo del suo ristretto elettorato.
Nello scenario della politica locale resta un argomento serio per il futuro di
Guglionesi e sopratutto dei guglionesani. La questione “33%” . Considerando il
verdetto delle urne si può ripartire dal “cuore”, ma forse non basta solo quello
della politica.
Il Sindaco Bartolomeo Antonacci