13/10/2014 ● Politica
Politiche sociali, attivate 710 borse lavoro per le fasce svantaggiate
La Giunta Regionale accogliendo le sollecitazioni di CGIL-CISL-UIL, dell’ANCI e delle associazioni umanitarie ha adottato la Delibera n.476/2014 per promuovere n. 710 Borse Lavoro in favore dei soggetti svantaggiati, disoccupati di lunga durata e fasce fragili della popolazione. Il bando prevede uno stanziamento pari a 1.917.000 euro di fondi regionali a cui si dovrà sommare un co-finanziamento modesto dei comuni che vorranno impegnare per attività di utilità sociale persone sul proprio territorio per 20 ore settimanali con un compenso di 500 euro per una durata massima di sei mesi. Con questo provvedimento si offre una risposta di inclusione attiva ai cittadini valorizzando le loro competenze e consentendo ai comuni la risoluzione di molteplici incombenze operative. Sempre sulle Politiche Sociali si è riunita la Conferenza Regionale del Volontariato per trattare le linee guida del Piano Triennale 2015-2015, il Regolamento Attuativo della legge quadro n. 13 approvata dal Consiglio Regionale il 6 maggio 2014, la proposta di riordino legislativo nazionale del Terzo Settore in discussione in Parlamento e procedere all’elezione del Presidente della Conferenza e dei quattro componenti di nomina delle organizzazioni di volontariato nel CO.GE. il comitato di gestione dei finanziamenti ex-legge 266/91 rivenienti dalle Fondazioni Bancarie e dallo Stato per interventi a finalità sociale. Presenti 120 rappresentanti di associazioni su poco più di 200 iscritte all’albo si è sviluppato un confronto in cui è emersa la necessità di unificare i tre centri di servizio per il volontariato del Molise, si è eletto per acclamazione il nuovo Presidente nella persona di Lorenzo Greco e si è proceduto all’elezione dei membri nel Comitato di Gestione a cui va l’augurio di un proficuo lavoro in una fase complessa per le nostre comunità. Già dai prossimi giorni il Regolamento attuativo sarà portato in Giunta per l’adozione nel mentre proseguirà il confronto con l’ASREM, l’Ufficio Scolastico Regionale, gli Ambiti Territoriali di Zona, l’ANCI, gli Ordini Professionali, il Terzo Settore e le rappresentanze sindacali sul Piano Triennale Sociale 2015-2017 che dovrà strutturare una rete di servizi più estesa ed inclusiva in favore delle fasce più deboli della popolazione.