4/10/2014 ● Caro direttore
Verso orizzonti da sogno!
Caro direttore,
l’amico Pietro ci spinge sempre verso orizzonti da sogno!
Al di là dei numeri di un bilancio comunale – approvato alle porte di ottobre!
Eppure l’anno scorso fu più esasperata la tempistica! – più o meno modulato
anche per altre esigenze di ragioneria e per ovvie quadrature contabili nonché finanziarie per
le oggettive incertezze statali sulle casse municipali, le interpretazioni delle
missioni “vuote”, nel ri-conteggio finanziario, sono da leggersi e da respirarsi
nella realtà dei fatti e, attentamente, in ciò che non succede: per esempio,
nell’assenza di una benché minima valorizzazione turistico-culturale per il centro
storico!
Benché presentabili su carta e in sedi istituzionali, di talune cifre espresse
in bilancio non sono tangibili i benefit effettivi alla collettività. In futuro
approfondiremo l’argomento, magari in un altro contesto.
Sono diversi lustri (4-5) che le sensibilità delle istituzioni preposte –
amministrazioni di ogni orientamento! – sono attratte dal cambiare cestini,
panchine, lampioni e colori dei pavimenti a “lungomare” (poi ci sarebbe da
chiedersi, con onestà intellettuale, dove finiscono i loro riusi!), ove
probabilmente vi sono le seduzioni amministrative nel rilancio del turismo
locale.
Nel mio archivio posseggo (/possiedo) varie fotografie con creative varianti di arredo estetico.
Assicuro, pure alla bontà del carissimo Pietro, che un giorno forse pubblicherò un
sontuoso catalogo-story.
Sull’argomento “valorizzazione”… io, voce “fuori dal coro” oltre che
“fuori-porta”, faccio una concreta fatica a immaginare le potenzialità
attrattive turistico-culturali di “lungomare”, rispetto al borgo antico di
Guglionesi, ricco di contenuti di richiamo turistico tra medioevo, rinascimento,
etc.
A proposito di “lungomare”: torno a far notare che spesso leggiamo “viale
Margherita”. Ecco, non trattandosi di un fiore e nemmeno di una gustosa pizza
(pomodoro e mozzarella), torniamo tutti a scrivere, possibilmente anche sugli
atti pubblici e istituzionali, “viale Regina Margherita”, alla quale "Altezza", come fece qualche secolo fa il pizzaiolo del Re, fu
dedicata la toponomastica locale. Mostreremo anche alle future generazioni una
collettività più congrua alla conoscenza della propria storia.
“Fuori dal coro”, dalla mia nicchia, oserei suggerire di orientare la barra
turistica anche sulla scia culturale della nostra identità collettiva, con il
museo archeologico, con i luoghi di cultura e con la pinacoteca “Corrado Gizzi”
aperti almeno un giorno all’anno: l’open day in omaggio alla cultura turistica
del Colle di Dioniso.
In futuro, carissimi direttore e Pietro, anche i nonni daranno una mano a
spalancare, turisticamente, pure le porte della nostra cultura, verso orizzonti da sogno!