Non me ne vogliano gli altri collaboratori “inserzionisti” di Fuoriportaweb, anch’essi a mio parere molto bravi e interessanti per argomenti trattati (anche se a volte non condivisibili) e modalità d’esposizione. Preciso a scanso di equivoci, che nello scrivere le note che seguono, non mi arrogo competenze “professorali” e culturali né la facoltà di poter dare pagelle a chichessia!! Si tratta solo e semplicemente, giusto o sbagliato, condivisibile o meno che sia, di un mio punto di vista.

Ritengo che Mario Vaccaro abbia una marcia in più e provo a spiegare più avanti, sinteticamente in che senso. Lo leggo e lo seguo con interesse da un po’ di tempo ed ho deciso di complimentarmi con lui apertamente, alla luce del sole. Tale decisione è partita dalla convinzione che nelle relazioni dirette o mediate è “semplicemente più bello” sottolineare e dire le cose appunto “belle e positive” delle/sulle persone. In molte circostanze a livello locale e nazionale l’atteggiamento prevalente è quello di evidenziare soprattutto le altrui debolezze e contraddizioni, creando anche ad hoc polemiche strumentali. Spesso il fine era quello di dimostrare di essere colti (invece caro Mario frequentemente si trattava solo di istruiti!!) e capaci, a volte, di “masticare” l’avversario o interlocutore. Mario è bravo a mio avviso nel lessico, come stile (direi OTTIMA PENNA!), come ironia e contenuti. Dimostra di avere una “cultura” ampia ed approfondita. Conosce anche antiche vicende politiche nazionali, in dettaglio, che mai avrei creduto. Complimenti Mario!! Sinceramente ti propongo collaboratore Fuoriportaweb “To Watch” con targhetta o attestato cartaceo-simbolico.

Un appello x tutti i “fuoriportisti”: non tratteniamo più dentro di noi le “cose belle” (insisto con belle senza cercare sinonimi!!) che pensiamo di altre persone. Esterniamole, rendiamole palesi senza vergogna, mettendo da parte gelosie, invidie e atteggiamenti competitivi che invece ci spingono ad enfatizzare solo aspetti negativi…forse vivremo un po’ meglio e “positivi” noi e gli altri.

Un saluto Perino Raspa