27/5/2014 ● Politica
Fine di uno scempio ambientale che durava da troppo tempo, ma l’emergenza rimane
L’obiettivo di porre fine allo scempio della ‘discarica abusiva’ del
bosco Sant’Eremo è stato raggiunto. Dopo le ripetute segnalazioni, da parte del
gruppo di minoranza, il NOE ha disposto il sequestro dell’area per tutelare
l’ambiente e la salute. Ora è necessario procedere senza indugio a completare i
lavori di costruzione dell’isola ecologica per consentire ai cittadini di
conferire i rifiuti che non vengono ritirati con il servizio porta a porta.
Pertanto chiediamo all’amministrazione comunale di attivarsi utilizzando tutti i
poteri che la legge gli assegna per porre fine, in maniera definitiva, al
problema.
Nel frattempo si rende necessario aprire una seria riflessione su quanto è
accaduto. La questione non può essere liquidata come se nulla fosse accaduto.
E' bene tener presente che negli enti locali è vigente la divisione tra
politica e gestione affidata ai tecnici ed funzionari, ai quali è assicurata
un’autonoma responsabilità nella procedura di attuazione e realizzazione. Al
punto che è prevista persino una premialità in caso di raggiungimento degli
obiettivi.
La vicenda della discarica, come di altre emergenze che solleveremo a tempo
debito, chiama in causa la politica, ma solo parzialmente.
Esistono sul lato della gestione delle responsabilità tecniche e di attuazione
poste in capo agli uffici ad ai responsabili. Che , di conseguenza, non possono
godere di una sorta ‘ regime di immunità ‘che non viene riconosciuta alla
politica.
Lungaggini e non curanza caratterizzano gli interventi (pur non numerosi) che
evidenziano lo stato di grave inefficienza in cui sembra versare il settore
tecnico-manutentivo ed urbanistico.
La domanda: tale grave inefficienza dipende da un deficit di direzione e
coordinamento tecnico o da una mancanza di professionalità dei singoli addetti?
Conoscendo il personale impiegato siamo convinti che le disfunzioni dipendono in
larga misura da uno stile di direzione e coordinamento ‘debole’ e ‘poco
determinato’. Che non riesce ad utilizzare in maniera ottimale le risorse umane
attualmente in dotazione. Non sappiamo le ragioni ‘vere’. Ma in un’impresa privata
( che è costretta a pagare molto meno) sarebbero state già prese le misure
necessarie.
Segnaliamo che il permanere di tale stato di cose si scarica, oltre che sulla
dotazione infrastrutturale del paese e sui cittadini, anche ed ingiustamente
sugli organi politici. I quali vengono cosi ad essere distolti dai loro compiti
principali: programmazione, coordinamento generale e reperimento delle risorse
in vista dell’attuazione dei programmi.
Questo ci dice che occorre ripensare a fondo le attuali modalità
organizzative eliminando magari l’anomalia di una eccessiva concentrazione di
funzioni e responsabilità. Operando per un cambio al vertice ed un utilizzo più
razionale e meno costoso del settore.
Il gruppo di minoranza se coinvolto è pronto a collaborare per concorrere a
risolvere il problema.
UNITA’ DEMOCRATICA PER GUGLIONESI
PARTITO DEMOCRATICO - CIRCOLO DI GUGLIONESI