27/5/2014 ● Eventi
Inaugurata la mostra “A che tante facelle?” La Via Lattea tra scienza, storia e arte
Domenica 25 maggio è stata ufficialmente inaugurata nei locali dell’ex
convento dei Cappuccini a Castellara la mostra “A che tante facelle?” La Via
Lattea tra scienza, storia e arte.
Promossa dalla Parrocchia di S. Maria Maggiore, dal Comitato feste S.Adamo e col
patrocinio del Comune di Guglionesi, la mostra si inserisce all’interno delle
celebrazioni in onore del prof. Corrado Gizzi, autore di un volume
sull’astronomia così come veniva descritta da Dante nel 1300 nella sua Divina
Commedia.
In 36 pannelli di svariate dimensioni la mostra illustra come l’arco di luce
della Via Lattea che attraversa il cielo è uno spettacolo che ha riempito di
meraviglia tutte le generazioni umane, dalla preistoria fino ai giorni nostri.
Le civiltà antiche di ogni parte del mondo, dagli Egizi ai Cinesi, dagli
Aborigeni agli Incas, hanno costruito miti e leggende intorno a quella
ineffabile nube celeste.
Oggi la scienza moderna ha svelato la natura fisica della Via Lattea,
riconoscendo in essa il bagliore diffuso della Galassia nella quale siamo
immersi: una struttura a spirale che contiene centinaia di miliardi di stelle,
così vasta che un raggio di luce impiega mille secoli ad attraversarla. La
scienza ci ha anche mostrato come la struttura, l’evoluzione, il movimento e la
composizione della Via Lattea, così come la nostra posizione in essa, hanno un
moto decisivo per la formazione e il mantenimento del nostro pianeta e, in
ultima analisi, per la possibilità della nostra esistenza. Ma l’esito della
conoscenza scientifica non è affatto quello di soffocare l’originale senso di
mistero e di meraviglia che la sensibilità degli antichi percepiva
istintivamente e che il genio dell’artista esprime in modo immediato. Al
contrario,la scienza ha amplificato a dismisura la nostra coscienza della
vastità e della bellezza della Via Lattea, e ci ha rivelato che il suo nesso con
la nostra esistenza è ben più profondo di quanto qualunque fantastica visione
pre-scientifica avesse osato immaginare.
“...A che tante facelle?”: la domanda del pastore errante di Leopardi, alla luce
della scienza moderna, diventa ancora oggi quindi quanto mai acuta, urgente e
inevitabile.
La mostra è visitabile tutti i giorni, fino a domenica 8 giugno 2014, dalle 18
alle 20. Nei giorni festivi anche dalle 21:30 alle 23:00.
Fotografie di Lino Fulvio