16/4/2014 ● Politica
“Molise tra storia e paesaggio: cultura e formazione per costruire il futuro
Riscoprire i tesori nascosti di ieri per promuovere e lanciare il Molise di
oggi. Il futuro nella valorizzazione dell’antichità: è nel segno della tutela
del patrimonio archeologico, armonizzata e integrata al paesaggio, l’intesa
siglata tra Regione, Università e Direzione dei beni culturali per il progetto
“Molise tra storia e paesaggio”.
Stamani nella sala giunta di Palazzo Vitale la conferenza stampa di
presentazione dell’iniziativa interistituzionale, a regia regionale, con il
rettore dell’ateneo molisano, Gianmaria Palmieri, il soprintendente per i beni
architettonici del Molise, Carlo Birrozzi, e il presidente della Regione, Paolo
di Laura Frattura.
Master, cantieri e promozione attraverso nove borse di studio per 16 posti
disponibili, destinati a giovani figure professionali individuabili tra
archeologi, architetti e ingegneri, pianificatori e conservatori, esperti di
didattica e di marketing e comunicazione dei beni culturali: questo, il punto di
partenza di un percorso formativo interdisciplinare che contempla nella cura del
patrimonio esistente, dagli scavi nelle necropoli al recupero delle chiesette
lungo i tratturi, non un limite ma un elemento di rilancio dell’intero Molise.
600 mila euro i fondi erogati dal Mibaac alla Regione in risposta alla
partecipazione al bando pubblicato dalla società Arcus per conto del Ministero.
“Le buone idee trovano ristoro”, il commento del governatore.
“Lavoriamo per una formazione di qualità integrata rispondente a quanto il
nostro territorio ci offre. In questa maniera costruiamo, tutti insieme,
occasioni vere di lavoro e crescita. Attraverso un metodo trasparente, di
massima evidenza – ha sottolineato il presidente della Regione -, che offre pari
opportunità di partenza a tutti coloro che hanno i requisiti per partecipare”.
“Oggi – così ancora Frattura –, offriamo l’esempio concreto dell’idea che
coltiviamo sul ruolo che la Regione deve avere in tutte le iniziative messe in
campo per un nuovo e più consapevole sviluppo sociale, economico e culturale”.
La Regione, dunque, per il governatore, “ente di raccordo in grado di facilitare
l’interlocuzione tra i soggetti che garantiscono qualità e eccellenza nelle
iniziative promosse” e “realtà che accompagna il percorso di creazione delle
opportunità utili, in questo caso specifico, a favorire conoscenza,
consapevolezza e crescita”.
“La presenza, la condivisione e la collaborazione della Direzione regionale dei
beni culturali del Molise e dell’Università – ha aggiunto il presidente –, danno
ragione alla ferma volontà di costruire un rapporto stabile tra le nostre
Istituzioni. Al progetto “Molise tra storia e paesaggio” accompagniamo una
grande sfida: la possibilità di offrire in altri contesti un prodotto in grado
di attrarre l’attenzione di chi non ci conosce. Lo facciamo in vista dell’Expo
2015, straordinaria occasione di promozione”.
Al percorso formativo che punta a favorire la più stretta collaborazione
interdisciplinare tra archeologi, architetti, ingegneri e comunicatori, saranno
affiancati undici seminari itineranti e aperti a tutti. Ai seminari, come al
master di alta qualificazione universitaria, prenderanno parte esperti e
professionalità di prestigio internazionale, “una partecipazione, questa, che ci
aiuterà a colmare il vuoto tra chi vive archeologia e arte attorno a noi con
distrazione e chi dà se stesso per la loro cura e la loro tutela”, l’auspicio
corale in chiusura della conferenza stampa.