10/4/2014 ● Cultura
Riprendiamoci il Venerdì Santo senza spendere neanche un euro
Vorrei fare delle brevi considerazioni sull’articolo dell’amico Mimmo Pace
dal titolo “Con 50 € potremmo riprenderci il Venerdì Santo”
Pur condividendo che le tradizioni vanno mantenute e sostenute non sono
d’accordo con la tua analisi e ti spiego perché:
1 – I fuochi santi lungo il percorso della processione nessuno li ha vietati ma
purtroppo i giovani, e non solo i giovani non sono più interessati e stimolati
da chi, come te, crede in quella tradizione, pur essendo oggi, molto facile reperire materiale da ardere e mezzi di
trasporto.
2 - L’asta pubblica per portare in processione Gesù Morto, la Madonna e il
Crocione era necessaria perché molte famiglie o gruppi di persone erano
fortemente motivate, per devozione o per un voto fatto, a portare in processione
le statue. Oggi non è più così tanto che spesso mancano le persone per portare
le statue.
3- Per quanto riguarda il coro dietro al crocione forse dimentichi, caro Mimmo,
che spesso alcuni dei partecipanti erano alticci per colpa di qualche bicchiere
di troppo o di qualcuno che cantava “Furia Cavallo del West” o di altri che solo
in questa occasione si ricordavano di Cristo morto. Tutto ciò nulla ha a che
fare con la passione di Cristo, espressa attraverso un canto di dolore. Infine
ti dico che l’anno scorso il nostro parroco ha cercato di ricreare un coro
convocando qualche settimana prima della processione una ventina di persone in
modo da alternare i momenti di preghiera (diffusi dai megafoni) al canto corale,
gettando così, le basi per ricreare un coro degno di tale nome.
Oggi i tempi sono cambiati, e anche le persone, quindi noi che avvertiamo questa
esigenza, che CREDIAMO IN CRISTO RISORTO, mettiamoci insieme, coinvolgiamo le
associazioni che potrebbero essere interessate e, d’accordo con il parroco,
“RIPRENDIAMOCI IL VENERDI’ SANTO SENZA SPENDERE NEANCHE UN EURO"
Una santa Pasqua a tutti
Antonio Giuliani