25/3/2014 ● Cultura
Il capitale umano: un fattore che orienta il futuro del nostro paese
Come la salute di un individuo è caratterizzata dal mantenimento entro la norma di alcuni parametri biologici quali il livello di glucosio , di colesterolo… nel sangue (che non vediamo ), pur non essendo molto diversi dall’altezza media di un individuo ( che vediamo) , ma ben sappiamo essere lo specchio più o meno fedele del nostro stato di salute; allo stesso modo nella popolazione sono altrettanto importanti alcuni indici che ne rilevano la sua condizione al fine di conoscere il suo” stato di salute “. l’indice di natalità , l’indice di fecondità, l’indice di mortalità...Sia i valori sanitari riferiti all’individuo che quelli strutturali riferiti alla popolazione , poiché sono corroborati dalla statistica. hanno una loro probante scientificità . Infatti , in quanto individui ci preoccupiamo dell’aumento di glucosio nel sangue poiché vuol dire che incliniamo verso il diabete ; ci preoccupiamo dell’aumento del colesterolo poiché aumenta il rischio cardiovascolare ... Non di meno è importante sapere che nel nostro paese l’ indice di natalità è del 9 per mille , l’indice di mortalità del 10.8 per mille ( dati 2012), pertanto il saldo negativo ci proietta verso una decrescita della popolazione . Che relazione c’è tra salute generale dell’individuo e “salute” della popolazione ? Fatte le dovute proporzioni pare che la correlazione sia abbastanza stretta, poiché da questa , ma non solo, dipende il mantenimento della sua vitalità nel tempo ; di fatto, l’innalzamento eccessivo di alcuni valori di laboratorio possono portare ( si spera sul lungo tempo ) a morte l’individuo , l’abbassamento eccessivo di alcuni indici nella popolazione può portare sul lungo tempo alla sua estinzione . Da qui la spiegazione del concetto di Superorganismo ( richiamato nella prima parte della presentazione ), che ho preso a prestito dalle scienze biologiche , della conseguente necessità di conoscere chi siamo oggi in quanto popolazione , per sapere dove stiamo andando? Come stiamo costruendo il nostro futuro di paese, tenendo conto dei dati, per loro natura , fluttuanti della popolazione guglionesana . Ed è proprio a questi dati che vogliamo attingere per caratterizzare alcuni aspetti socioeconomici della popolazione visti prevalentemente dal versante tematico del lavoro, dell’occupazione , della disoccupazione .
Non ci sembra che in passato , siano state diffuse informazioni ( anche prudenziali come sono quelli che seguono ) circa , l’entità della forza lavoro a Guglionesi ; non sembra , peraltro ,che siano pubblicamente circolati dati circa la condizione occupazionale dei guglionesani ; Ci premuriamo di farlo in parte oggi , sia pure con le dovute cautele dovute all’incertezza ed a volte alla frammentarietà dei dati statistici ; lo facciamo con lo scopo di fornire un quadro di riferimento sull’occupazione,sulla disoccupazione , sulle attività produttive già esistenti : fattori di cui tener conto al fine di predisporre una realistica progettualità lavorativa futura .
Premesso che, la popolazione guglionesana attuale ammonta a circa 5489 unità, è possibile individuare alcuni parametri utili che la caratterizzano quali quello di forza lavoro che è formata da coloro che avendo un’età compresa tra i 14 ed i 64 anni sono in età lavorativa o sono alla ricerca attiva di un posto di lavoro , e che , invece, l’indice di dipendenza strutturale rappresenta il carico sociale , ovvero il numero di persone sono a carico di ogni lavoratore , ed è dato dal rapporto tra popolazione non attiva ( quella compresa tra : 0-14 anni e 65 anni ed oltre) ; a Guglionesi la popolazione non attiva ammonta a 1905 persone, ( circa un terzo della popolazione ) su quella attiva ovvero dai 15 ai 64 anni che assomma a 3584 unità nel 2013) circa i due terzi della popolazione ; l’indice di dipendenza strutturale nel 2013 è stato pari a 53 ciò significa che a Guglionesi per ogni cento persone che lavorano 53 sono a loro carico .
I disoccupati : considerando le fasce d’età dai 14 ai 64 anni, che fanno parte della popolazione attiva, gli inoccupati ed i disoccupati , al di là di quanto censito dal centro dell’impiego ,dovrebbero aggirarsi sulle quattrocento unità .
Mentre, La popolazione occupata, detratte le casalinghe , gli studenti , si aggira sulle 2350 unità . E, restando all’interno dello stesso contesto veniamo ad un altro aspetto che ci interessa più da vicino : la condizione giovanile relativa all’occupazione , poiché proprio ai giovani abbiamo titolato questo nostro incontro pubblico “ giovani e territorio “.
È inevitabile fare una premessa sulla condizione giovanile poiché , magari giovani vorremmo sentirci tutti e, invece, dal punto di vista della statistica e della sociologia della popolazione sono considerati giovani coloro che hanno un’età compresa tra i 14 ed i 24 anni, poi ,adulti .
I giovani guglionesani ( secondo i dati ISTAT e quelli del Comune ) compresi in questo intervallo delle età sono circa 660 ; di costoro : 541 ,si dichiarano all’anagrafe studenti , frequentano le scuole Medie Superiori e l’Università ; pertanto restano 120 giovani che presumibilmente lavorano , sono inoccupati ; ovvero non hanno mai lavorato o hanno avuto un impiego e successivamente hanno perso l’ ‘occupazione .Il locale ufficio per l’impiego non ha saputo o voluto, dare informazioni al riguardo . Ovviamente, mancando statistiche precise sui dati giovanili non ci lasciamo convincere dalla dichiarazione della condizione di studente ( soprattutto universitario ,poiché sappiamo che il perdurare di tale condizione, si estende talvolta fino a 28 anni ed anche oltre ); d’altronde il permanere della condizione di studente può essere più semplicemente dovuto a trascuratezza nel comunicare il cambiamento di professione all’anagrafe , poiché noi sappiamo per certo che sono tanti i giovani che aiutano i genitori in agricoltura o in altre attività , altri lavorano in nero e comunque resta una quantizzazione degli impieghi giovanili indefinita e poco chiara ancora tutta da indagare .
La condizione degli stranieri a Guglionesi
Un capitolo aggiuntivo merita, la presenza sul nostro territorio degli stranieri, soprattutto per il contributo che questo mix di umanità varia approdata al nostro paese dà , sia dal punto di vista economico che sociale ,alla nostra comunità .
Gli stranieri iscritti all’anagrafe , provenienti soprattutto dalla Romania secondo stime del 2011( Istat ) sono 243; altrettanti, pare siano secondo stime ufficiose gli stranieri non registrati , quindi clandestini ; i primi rappresentano ufficialmente il 4.5% della popolazione residente e pare quindi credibile la percentuale del 9% degli stranieri totali . Maggiormente rappresentativi sono i rumeni con circa il 58% di presenze ; a seguire i marocchini , che costituiscono un altro 25% . Gli stranieri , purtroppo per le implicazioni sociali e culturali che il loro arrivo comporta formano la Guglionesi parallela ; dico parallela alla luce di alcune necessarie considerazioni strutturali sulla loro multietnica composizione .Infatti:
1) Riproducono quasi tutte le fasce d’età della popolazione autoctona guglionesana
2) Costituendo gli stranieri all’incirca il 9 % della popolazione rappresentano una realtà non più ignorabile ,né da sottovalutare sotto tutti gli aspetti ; i lavoratori stranieri oltre a produrre reddito , forniscono anche il 10 per cento degli alunni dalla scuola dell’infanzia alle superiori ; se ciò non fosse saremmo in un’ ancor più grave situazione di declino demografico.
3) Guglionesi, d’altronde , come comunità accogliente non mi pare abbia fatto significative aperture d’ integrazione, né tantomeno gli stessi stranieri hanno dato segni manifesti di volersi integrare . Intendo, segni tangibili , quali una partecipazione multietnica ai nostri , purtroppo , sporadici eventi pubblici collettivi : civici, culturali o d’altra natura che si tengono a Guglionesi ; ne vedete qualcuno partecipare questa sera a questo incontro ?
4) Di sicuro però gli stranieri presenti a Guglionesi contribuiscono per lo più in nero all’economia sommersa del nostro paese ; contributo che pure è significativo e importante per i tanti guglionesani che li utilizzano in diversi ambiti produttivi soprattutto in agricoltura , nell’ l’edilizia; nel sociale come badanti .
5) Siccome nell’eterogenea comunità straniera sono rappresentate , dicevo, tutte le fasce d’età capita che i 31 ragazzi in età dell’obbligo ufficialmente censiti , a cui si aggiungono altri bambini al seguito di stranieri clandestini che comunque devono essere accolti e scolarizzati ,nell’insieme contribuiscono a mantenere posti di lavoro ai residenti nella scuola dell’obbligo e mascherano il fenomeno altrimenti molto più evidente del calo demografico della popolazione infantile a Guglionesi .
6) inoltre, gli stranieri, poiché non hanno in paese case di proprietà contribuiscono a movimentare l’altrimenti superdepresso mercato degli affitti, e allo stesso tempo danno attraverso le spese di mantenimento quotidiano un certo sollievo anche allo stagnante commercio locale ;
7) Le donne straniere attraverso il loro lavoro di badanti , attenuano ,e a volte risolvono, talvolta anche attraverso legami duraturi, problemi di solitudine individuale e di assistenza agli anziani , e non solo, che molti, parenti , affini … , non possono o non vogliono più sobbarcarsi.
Settori produttivi censiti a Guglionesi ( dati della camera di Commercio e censimento della popolazione )
Avendo caratterizzato per sommi capi alcuni aspetti riguardanti la struttura della popolazione, è il caso di riportare le principali tipologie lavorative che danno lavoro ai guglionesani residenti , raggruppando le attività censite per settori produttivi .
Agricoltura ( dati ISTAT censimento dell’agricoltura 2000) : sono censite 842 aziende di cui 734 con sola manodopera familiare ; 50 con prevalente manodopera familiare ; 20 con manodopera extrafamiliare prevalente , conduzione con salariati 38 aziende.
Servizi ( comprende i servizi meno tradizionali offerti alle persone e alle imprese) : in questo settore sono state rilevate 98 attività .
Ed ancora nei terziario tradizionale , nel Commercio sono state censite 78 attività ( è probabile che ci siano compensazioni tra cessazioni di attività e nuove iscrizioni , oppure più probabilmente, visto che i dati non sono aggiornati, è possibile che il saldo sia negativo nel senso che maggiori sono le cessazioni di attività rispetto alle nuove aperture )
Imprese e artigianato ; registrate nel territorio 104 ditte artigianali.
Attività industriali : sono presenti nel nostro territorio 118 attività industriali che occupano all’incirca il 50 % della forza lavoro .
Società e cooperative : due cooperative censite.
Il pubblico impiego : non censito nei suoi comparti disaggregati : comunque il comparto annovera più o meno l’ l’8,5% della forza lavoro ; Il motivo del mancato inserimento è presto spiegato ; poiché qui si vuole offrire una panoramica delle attività presenti sul territorio che , proprio perché basate sull’iniziativa privata autonoma sono suscettibili di espansione e di integrazione di manodopera locale non è il caso di fare inutili esplicazioni di inserimenti lavorativi che prevedono un meccanismo concorsuale .
Credito e assicurazioni : 5 sportelli bancari, a cui si aggiunge , poste italiane , 2 titolari di concessioni assicurative
Seguono , per essere un po’ propositivi , semplici indicazioni generali per quanti volessero intraprendere un’ attività d’impresa singola o collettiva :
1) Costituire , capitali d’investimento , magari , generosamente messi a disposizione da un”enturage” familiare disponibile ad accordare fiducia a coloro che sono in attesa di un impiego e volessero inventarsi un’impresa individuale : figli, parenti , conoscenti , comunque persone operose alle quali , suggeriamo di evitare di doppiare, triplicare gli esercizi commerciali e altre imprese già operanti nel territorio .
2) Possibilmente qualora s’intenda puntare sulla produzione di beni e merci , consigliamo di cercare di invertire la classica filiera che partendo dalla produzione porta al prodotto vendibile, iniziando invece possibilmente dalla collocazione del prodotto sul mercato prima dell’inizio del processo di produzione ( es. in agricoltura); pertanto , iniziare l’attività imprenditoriale dalla promessa di collocazione del prodotto futuro sul mercato al fine di realizzare una economia certa e indirettamente controllare la produzione evitando sprechi e un costoso stoccaggio.
3) Più che puntare sul mercato locale già saturo di prodotti ampiamente disponibili in loco sarebbe opportuno delocalizzare la vendita facendo affidamento su una rete commerciale esterna già esistente a cui , fidando sulla tracciabilità e sulla qualità del proprio prodotto, si potrà concedere, dopo averlo consolidato, il logo di produzione locale
CONCLUSIONI
Mi avvio a concludere facendo qualche considerazione di carattere generale e particolare
L’art. I della nostra costituzione recita che la nostra Repubblica democratica è fondata sul lavoro ; purtroppo è lo stesso Stato che dovrebbe impegnarsi a realizzare un esplicito dettato costituzionale invece a mantenere disoccupati per un tempo vita esageratamente lungo, inaccettabile in Italia il 44% della popolazione giovanile ; probabilmente a Guglionesi in percentule di gran lunga maggiore? Qualora si consideri che il costo di un giovane da parte della famiglia fino a 18 anni vale qualcosa come 171.000 euro ( stima recente : La Repubblica ), altrettanto valgono i costi sociali che sostiene lo Stato per la scolarizzazione , sanità , servizi sociali, etc. Questa semplice constatazione ci fa comprendere quanto sia insensato mantenere disoccupato un giovane ( in genere purtroppo formato solo scolasticamente e non con un sistema misto scolastico- professionale come avviene ad es. in Germania ) , comunque per gli standard formativi vigenti nel nostro paese ,pronto per immettersi nel mondo del lavoro .
Non solo ci tocca registrare come cittadini , ad ogni cambio di governo da parte dei nuovi governanti di turno il ripetuto annunciato impegno per il lavoro ; nei fatti , il sostanziale disimpegno ; ma per noi guglionesani il segmento terminale dello Stato “visibile” è il Comune che, ad oggi nelle diverse amministrazioni, che negli ultimi decenni si sino avvicendate non mi sembra abbiano fatto proprio, l’aspetto occupazionale attraverso la promozione ( almeno indiretta)del lavoro nel territorio , né hanno avuto la curiosità culturale di conoscere a livello locale la struttura occupazionale del nostro territorio . Questo disimpegno lo contestiamo con forza sia allo Stato centrale che a quello periferico; ma non salviamo da responsabilità etiche collettive neppure i privati guglionesani, che come si è visto , sono detentori di ingenti capitali ; mentre riponiamo la nostra fiducia in coloro che, giovani oggi, sono la speranza e l’opportunità per un radicale cambiamento delle prospettive economiche del nostro paese che altrimenti è destinato ad un declino certo .
Guglionesi, 27 febbraio 2014
Arcangelo Pretore