8/3/2014 ● Scuola
Pensionamenti scuola: aumenta il numero anche in Molise
In questi giorni si sono chiuse le funzioni riguardanti le domande di pensionamento del personale della scuola. Si è registrato un leggero aumento dei pensionamenti a livello nazionale: 17237 rispetto ai 14.000 dello scorso anno. I dati non sono ancora ufficiali ma la tendenza dovrebbe essere quella anche per il Molise. Nella nostra regione nella scuola andranno in pensione più persone rispetto allo scorso anno. Si passerebbe da 82 pensionamenti a 111.
Il blocco della legge Fornero ha comportato una drastica riduzione dei pensionamenti: il 1° settembre 2012 erano 230, tra docenti ed ATA, coloro che hanno cessato l’attività lavorativa.
Ci sono insegnanti che sono stati beffati dalla riforma Fornero e sono costretti ad andare in pensione 5-6 anni dopo quello che avevano programmato con le regole precedenti. Il blocco ha riguardato coloro che avevano i requisiti nel 2011, la cosiddetta quota 96. E’ stato un vero e proprio scippo attuato con l’unico obiettivo di fare cassa penalizzando, ancora una volta, i lavoratori pubblici.
La scuola sta subendo di tutto. Il taglio delle risorse e degli organici, il blocco degli scatti d’anzianità e del contratto, fermo ormai dal 2009, le continue vessazioni nei confronti dei pubblici dipendenti, tutti elementi che hanno determinato una fuga di coloro che avevano i requisiti minimi per andare in pensione. Ormai il personale docente ed ATA è stanco e spesso demotivato per le condizioni in cui opera, non è in condizioni di poter far bene il proprio lavoro, non può garantire una scuola pubblica di qualità. Pertanto, appena può abbandona. In sostanza chi ha maturato il requisito per andare in pensione non aspetta altro.
Ecco la ripartizione dei pensionamenti del personale docente ed ATA nella regione Molise a partire dal 1° settembre 2014:
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docenti |
ata |
d.s. |
|
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Molise |
Campobasso |
66 |
12 |
1 |
|
79 |
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Isernia |
25 |
7 |
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32 |
Molise totale |
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91 |
19 |
1 |
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111 |
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Con questi numeri le immissioni in ruolo e la stabilizzazione del personale precario sono fortemente a rischio. La possibilità per i precari di vedersi riconfermato l’incarico sarà ridotta in maniera rilevante. Soprattutto perché i dati relativi al numero di alunni documentano un’ulteriore riduzione: si perderanno altri 307 alunni arrivando a 41571 studenti iscritti nelle scuole pubbliche molisane. E’ urgente rimettere mano a questa situazione se, come si dice, si vuol investire sul futuro e sui giovani. Le recenti polemiche sul dimensionamento testimoniano la distanza siderale tra le cose da fare e gli atteggiamenti dei decisori politici.