5/3/2014 ● Eventi
Al via la Quaresima: "buon cammino verso la Pasqua"
Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!” (2Cor
6,2).
La nostra esistenza personale, come la vita sociale, è attraversata da tensioni
e segnata da conflitti, che inquietano e a volte opprimono, relegando nella
solitudine e imprigionando il cuore nella tristezza. Dentro questo vissuto è
presente e accade un fatto, originato dalla libera e gratuita iniziativa di Dio:
Lui “ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo” e ci ha resi capaci di una
vita riconciliata: piena e gioiosa, fraterna; infatti “trattò da peccato in
nostro favore, colui che non aveva conosciuto peccato” Gesù Cristo. La Chiesa,
comunità dei credenti in Cristo, è, nello stesso tempo, frutto, ambasciatrice e
strumento efficace di quest’azione riconciliante di Dio. La celebra e se ne
alimenta continuamente nella liturgia Eucaristica, la partecipa al mondo e, nel
ritmo annuale dell’anno liturgico, vi si immerge con rinnovato slancio con la
celebrazione della Pasqua, rinnovando l’adesione a Cristo di ciascuno dei suoi
membri nella solenne Veglia pasquale.
Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2)
Con queste parole dell’Apostolo, la Chiesa, ogni anno, apre il suo cammino verso
la Pasqua. Rimette, così, al centro della sua vita e dell’esistenza di ciascun
fedele la “memoria” viva e operante del Dono che il Padre ha fatto per mezzo del
suo Figlio Gesù Cristo e che, grazie al Battesimo, è deposto e vive nel cuore di
ciascun cristiano: la possibilità di vivere da figli suoi e di amare come Lui
ama. Un Dono che va continuamente riconosciuto, accolto e vissuto come compito
di testimonianza. Gli strumenti che da sempre caratterizzano il cammino
quaresimale: il digiuno, la preghiera e la condivisione fraterna sono
finalizzati proprio a questo. Col digiuno, infatti, siamo invitati a
concentrarci pienamente sul Dono come “unico pane” che nutre una vita che non
muore; con la preghiera, illuminata e nutrita dall’ascolto della Parola di Dio,
abbiamo la possibilità di renderlo vivo ed efficace nella nostra esistenza
quotidiana e con la condivisione fraterna donarlo e condividerlo attraverso con
quanti quotidianamente incontriamo. Infatti, il vangelo ci insegna che ogni dono
lo si possiede realmente nella misura in cui lo si dona.
Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2)
Per ben due volte, in questa breve frase, vengono ribadite l’attualità e la
fruibilità immediata del Dono. “Ecco ora”: sì, è proprio qui, adesso, per me.
Ogni momento è quello opportuno. Questo che vivo adesso, è l’unico momento
opportuno. Quante volte rimaniamo prigionieri del nostro passato e ingabbiati
nei fallimenti, nei rancori e nelle delusioni patite. Quante volte evadiamo in
un futuro inesistente, solo ardentemente desiderato e comunque sempre di là da
venire! No, oggi è il tempo propizio; è qui, adesso, la possibilità concreta di
vivere da figlio di Dio, di guardare le cose con gli occhi del Padre, di entrare
nelle circostanze con la certezza del Suo amore provvidente, di amare ognuno con
il Suo stesso amore. Tutto mi è donato, qui adesso, tutto va restituito, qui
adesso. Nell’oggi vissuto così, viene sanato il passato ferito e reso possibile
un futuro pieno e sereno. La vita è compiuta: quale libertà, quale leggerezza!
Ecco ora il giorno favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” (2Cor 6,2)
Il momento presente, è l’occasione donata per entrare nella Pasqua di Cristo,
annegando nel suo amore tutte le nostre fragilità, omissioni, resistenze e
quant’altro appesantisca la nostra anima; uscendo dalle ristrettezze del nostro
tornaconto personale e aprendoci nel dono e nel servizio verso ogni persona che
ci sta accanto: “siamo passati dalla morte alla vita perché abbiamo amato i
fratelli” (1Gv 3,16). In questo modo il cammino della quaresima diventa un
itinerario di apprendimento spirituale nel quale si impara a sperimentare e a
testimoniare sempre più profondamente la Gioia dell’essere cristiani.
E’ bello esercitarci in questo modo, è bello essere consapevoli di farlo
insieme, sostenuti dalla preghiera ed edificati dall’esempio reciproco.
Buon cammino verso la Pasqua.