3/3/2014 ● Cultura
Noi, guglionesani: chi siamo? Dove andiamo?
(dall’ introduzione all’incontro: “ il nostro territorio, una risorsa
per l’occupazione)
Fin da bambino ,quando pensavo al mio paese, che allora era tutto il mondo, lo
pensavo come fosse un Superorganismo , come fosse una simpatica società di
laboriose formichine; così vedevo allora me stesso e i miei compaesani .
Infatti, quasi allo stesso tempo, ad iniziare dal mio intorno familiare , al
mattino ognuno si svegliava, prendeva la prima colazione ; poi, con abituale
flemma , s’apprestava al proprio impegno quotidiano; fosse la scuola, il lavoro
di casalinga , il lavoro nei campi, il lavoro in generale . Sapevo, perché
l’intuivo dai rumori attutiti dai muri e dalla distanza , che altrettanto, quasi
contemporaneamente e con similare lentezza facevano i miei vicini,così coloro
che lontani da me non vedevo , ma sapevo esserci… Era come se il paese avesse un
unico respiro collettivo ; come le infaticabili sociali formiche operaie;
ciascuno si apprestava al suo impegno ,al suo lavoro e, più o meno a metà
giornata ,quasi spariva la gente da ogni luogo pubblico e, coloro che abitavano
il paese si ritiravano nelle proprie dimore apprestandosi , più o meno allo
stesso tempo a consumare il pranzo ; così avveniva anche nelle frugali cene
serali , rassicurati dalla presenza dei capifamiglia alla sera immersi nel buio
esterno all’abitazione . Ritualità condivise estese e confortanti, che
rinnovavano ogni giorno collettivamente tradizioni millenarie quasi che il paese
avesse un unico respiro: il respiro vivo di un Superorganismo , quasi eterno nel
suo incessante ricambio generazionale; formato, allora ,da circa ottomila
persone . Ed oggi , proprio della popolazione guglionesana attuale in quanto,
massa e folla di individui accomunati dal condividere uno stesso spazio
geografico voglio parlarvi , tenendo conto di quegli indici che sono la stima e
la misura del suo essere popolo . Quanti siamo? Quante case abitiamo? di quanto
disponiamo economicamente per vivere ?... e, tanti altri indici statistici che
ci caratterizzano in quanto popolo e, in qualche modo sono la nostra cifra in
quanto popolazione , proprio come l’età, il peso, l’altezza ci caratterizzano
come persone fisiche . Ringrazio il gruppo “ occupare il territorio” di cui
faccio parte di avermi dato l’opportunità di approfondire la mia conoscenza
della struttura socioeconomica del nostro paese i cui risultati presentati nella
mia relazione introduttiva all’incontro tenutosi il 28 febbraio c.m. al Cinema
Teatro Fulvio di Guglionesi , insieme ad alcune riflessioni, che in questa prima
parte , estendo ai lettori di Fuoriportaweb.
Il nostro gruppo “occupare il territorio “, diversificato al suo interno, in
quanto a provenienza socioculturale , è nato in modo informale attraverso il
passaparola : formato da persone accomunati dalla stessa motivazione : quella di
far incontrare i giovani con alcune realtà imprenditoriali già attive sul
territorio, in modo da ridare fiducia a quanti, in attesa di occupazione ,
vogliano sperimentare possibilità lavorative individuali o di gruppo ,volte a
valorizzare le risorse umane individuali e collettive , a partire dalle risorse
materiali del nostro territorio . Durante i primi incontri , abbiamo cercato di
mettere a fuoco il problema dell’occupazione giovanile nel nostro territorio e ,
benché , sin dal primo incontro fossero stati invitati alcuni giovani,con
imbarazzante sorpresa, abbiamo dovuto prendere atto che questa fascia d’età
aveva scarsa rappresentanza all’interno del gruppo .Bisognava allora operare un
cambio di passo e affrontare il problema dell’occupazione da un versante più
coinvolgente . Pertanto, abbiamo realizzato che probabilmente avrebbe suscitato
un maggior coinvolgimento l’incontro tra rappresentanti di imprese locali di
recente costituzione che annoveravano tra loro amministratori e dipendenti
giovani , nonché strutture organizzate sul territorio come l’ associazione : “un
paese per giovani “ che ha finalità di primo orientamento ed accompagnamento nel
percorso di tirocinio presso alcune aziende del territorio .
Esperienze aziendali concrete , che quindi, meglio e più avrebbero potuto
intercettare il disagio giovanile dovuto alla mancanza , soprattutto a livello
locale, di prospettive occupazionali . Abbiamo ritenuto che sarebbe stata questa
l’entratura giusta per mettere a confronto esperienze lavorative dinamiche e di
successo con quanti , giovani e non più giovani , impegnati nella ricerca di una
giusta collocazione lavorativa , se ben indirizzati,confortati da esperienze di
lavoro che esprimono realtà imprenditoriali consolidate , possono essere
spronati ad intercettare al meglio le opportunità di lavoro e persino
inventarselo , il lavoro , facendo affidamento sulle risorse patrimoniali ed
economiche che il territorio già offre . La nostra visione non nasce da una
restrizione prettamente localistica poiché le imprese , le aziende, che come
sentirete , attraverso gli interventi dei loro rappresentanti societari che
seguiranno , che andranno a caratterizzare la loro ragione sociale, hanno già
fatto proprio il motto” dell’”agire localmente e pensare globalmente “, poiché
coniugando : intraprendenza ,tenacia e innovazione , anche supportati dalle
generazioni dei padri, hanno superato i confini del nostro territorio e oramai
operano e competono con successo su mercati molto più estesi, rispetto a quello
locale .
Le direttrici che hanno ispirato sin dall’inizio il nostro gruppo sono state
fondamentalmente tre :
1) considerare il nostro territorio, soprattutto quello guglionesano, una
risorsa economica da valorizzare;
2) capire la struttura dell’economia locale di base al fine di far derivare
dalla nostra realtà socio-economica le prospettive di innovazione e di crescita;
3) presentare alcune delle iniziative imprenditoriali che sono risultate
vincenti e a nostro giudizio possono essere faro e modello per ulteriori
diversificate attività di produzione di beni e servizi , a partire , con
concretezza, da ciò che in termini di risorse umane , patrimoniali ed economiche
il nostro territorio offre.
Al fine di dare una cornice in cui inquadrare una tematica qual’ è quella
dell’incontro sul mercato locale e globale del lavoro della domanda e
dell’offerta che per la sua ampiezza e complessità rischia di diventare vaga e
superficiale è il caso di riprendere , sviluppare, e da ultimo , fare un
tentativo d’interpretazione degli indici economici che caratterizzano la nostra
realtà patrimoniale ed occupazionale ;
Ciò facendo, si spera almeno che i numeri in quanto neutri, né di destra , né di
sinistra , né devoti, né agnostici , ci trovino d’accorso su indici che più o
meno sono la nostra cifra di persone che nell’insieme fanno paese.
Sono dati ( per forza di cose parziali) di cui attraverso fonti diverse siamo
giunti in possesso .
E, quali , secondo noi , sarebbero i dati strutturali che opportunamente
riconsiderati possono essere alla base di un possibile, credibile motore
economico , che di fatto può diventare un formidabile contenitore capace di
organizzare e consentire lo sviluppo di una molteplicità di progetti di rilancio
economico-occupazionale?
Ovviamente sono : i capitali patrimoniali e il capitale umano a disposizione
della nostra comunità :
Cominciamo dal patrimonio terriero , quello che ancora oggi è la roba (“ a rrobb”);
dopotutto , un tempo non lontano da oggi” a rrobb” per molti compaesani è stata
l’ unica fonte di reddito sotto il cielo di Guglionesi
L’immensa proprietà immobiliare terriera ;
Non è infatti da sottovalutare il fatto che Guglionesi è il paese che vanta la
più consistente estensione territoriale regionale : circa 10.730 ettari di
terreno che, tenendo conto delle valutazioni dell’Agenzia del Territorio ;
ricondotte ai valori medi di mercato valgono qualcosa come 12.200 euro ad ettaro
; quindi circa 22.500 euro procapite
Il patrimonio immobiliare abitativo ;
Non disprezzabile e neppure secondario è il patrimonio immobiliare delle case
che secondo i dati del Censimento dei fabbricati ammonta a Guglionesi a circa
3000 abitazioni ( comprese le circa quattrocento case sparse) il cui valore
unitario, stimato su 100 metri quadrati , ad abitazione , ottenuto facendo la
media delle principali zone abitative di Guglionesi (dati , agenzia immobiliare)
genera un valore approssimato per eccesso ( di 53.750 euro) ; che fanno circa
30.000 euro pro capite ( più o meno una abitazione ogni due abitanti );
ricordiamoci del pro capite, poiché ricondurre i capitali ad ogni abitante ,ci
tornerà utile nelle considerazioni che farò dopo.
I depositi bancari e postali ; i risparmi affidati ai cinque sportelli bancari
dai guglionesani ammontano complessivamente a circa trenta milioni di euro ;
dati desunti dal bollettino trimestrale della Banca d’ Italia , che sommati ai
depositi postali danno una giacenza pro capite che supera i 10.000 euro per
abitante
Il reddito per abitante annuo; ovvero Il reddito annuo prodotto e a disposizione
mediamente da ciascun guglionesano ; tenendo conto dei dati ISTAT del 2013, tale
disponibilità non supera i 7500 euro
Vi chiederete adesso il motivo per cui sono stato così certosino nel voler
calcolare deposti , valori patrimoniali e reddito? L ‘ho fatto ispirandomi ad
una molto credibile valutazione economica fatta da un noto economista francese:
Thomas Pichetty il quale recentemente ha stimato il rapporto tra capitali a
disposizione ( terreni, case, depositi e quant’altro possa produrre reddito … )
e reddito annuo prodotto da una comunità ; tale rapporto deve essere
tendenzialmente basso , poiché rappresenta un indice importante di crescita
economica, di stagnazione o di recessione ; se tale rapporto è alto vuol dire
semplicemente che prevale la rendita parassitaria da capitali morti : morti
perché ereditati e, soprattutto, perché immobili (terreni, abitazioni, e
depositi che non vengono mobilitati in proprio); infatti , l’indicatore
economico che ha più importanza per capire la dinamicità economica è il reddito
annuo , che appunto incorpora il lavoro vivo annuo prodotto dal lavoratore , e
quindi, i beni e servizi generati attraverso il lavoro .
Pertanto , sommando i valori pro capite di : terreni, case e risparmio otteniamo
un indice pari a 8,33 ; ciò significa che l’economia locale si trova ad un
livello di intraprendenza economica tipo quella che prevaleva nell’ottocento ;
ovvero quando alta era la rendita da capitali terrieri e, scarsa ,se non
completamente assente l’industrializzazione ; basso pertanto risulta essere il
reddito accumulato attraverso la produzione di beni e l’erogazione di servizi .
Applicata all’azienda Italia oggi il rapporto capitale/reddito è 7 , in Francia
è 5 in Germania e Regno Unito questo rapporto è 4.
Penso si sia già compreso, riflettendo sui nostri dati patrimoniali che i
guglionesani, soprattutto coloro che detengono ingenti capitali ,sono poco
propensi ad investirli in proprio ( assumendosi il rischio e l’eventuale maggior
profitto dell’investimento ), associandoli ( com’è d’uso fare là dove l’economia
ha una certa intrinseca vivacità ) ad un altro importante capitale che pure a
livello locale è abbondante ed è a disposizione come appresso vedremo nel nostro
paese : il capitale umano , ovvero la forza lavoro locale che è sottoutilizzata
in tutte le fasce di età lavorative, ma soprattutto è largamente inutilizzata a
Guglionesi , circa il 44% nella fascia giovanile .
(fine prima parte parte)
Arcangelo Pretore