17/2/2014 ● Politica
Il "Savoia" nella Fondazione Molise Cultura, intesa sul salvataggio e sulla fusione
Intesa tra il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, e il
presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, per il salvataggio
e il rilancio delle attività artistiche e culturali del Teatro Savoia di
Campobasso. Nel pomeriggio di oggi, a Palazzo Vitale, la firma del protocollo
per la fusione della Fondazione Teatro Savoia nella Fondazione Molise Cultura.
Presente alla sottoscrizione, anche il consigliere regionale delegato, Nico
Ioffredi.
Un primo atto attraverso il quale la Regione e la Provincia di Campobasso
intendono dare continuità alle attività intraprese dalle due Fondazioni, così da
evitare la dispersione del patrimonio di competenze tecniche e capacità
artistiche e culturali conseguite dalla Fondazione Teatro Savoia, nonché
scongiurare che il teatro stesso rimanga un immobile inutilizzato con rischio di
deperimento.
“Con il presidente De Matteis – così la soddisfazione del governatore Paolo
Frattura –, abbiamo definito un percorso che ci consentirà di avere una sola
Fondazione deputata alle attività culturali. Attraverso la fusione delle due
Fondazioni mettiamo in sicurezza un contenitore straordinario, il Teatro Savoia
di Campobasso”.
“Regione e Provincia – ha assicurato Frattura –, si impegnano per garantire
insieme che il Teatro Savoia, patrimonio di grande valore per tutti noi, resti
il luogo della cultura non solo campobassana, ma regionale. La Fondazione Teatro
Savoia entra in Fondazione Molise Cultura: in questa maniera ottimizzeremo
impegno, personalità e risorse”.
Plauso pieno anche da parte del presidente Rosario De Matteis. “Dico grazie alla
Regione per la sensibilità dimostrata: siamo qui oggi a dare forma a quell’unità
di intenti che ci ha consentito di individuare la soluzione per un problema
molto serio che si prospettava con la chiusura del Teatro Savoia. La firma di
questo protocollo di intesa – ha precisato il presidente di Palazzo Magno –, è
un primo passo importante che dovrà adesso essere ratificato dal Consiglio
provinciale di Campobasso, cui spetta di diritto l’ultima parola”.