BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


28/1/2014 ● Cultura

L’esfoliazione culturale


  Luigi Sorella ● 2651


Da qualche anno si assiste all’inesorabile accelerazione nella dissoluzione del patrimonio culturale di Guglionesi. Un degrado, non solo di sensibilità culturale, che colpisce anche una delle materie prime dell’arte: la “dura pietra”.

Tra un po’ sarà avviato l’intervento di recupero della facciata della chiesa di Santa Maria Maggiore, dove diversi conci sono notevolmente danneggiati da una serie di aggressioni.
Oltre un decennio fa, per gli stessi motivi di conservazione, furono restaurate le facciate delle chiese di San Nicola e di Sant’Antonio di Padova, mentre qualche lustro fa si è provveduto al restauro integrale delle chiese di Santa Maria della Grazie e del SS. Rosario (la quale, tuttavia, deve ancora completarsi in alcune sue opere artistiche).

Compatibilmente con la disponibilità di risorse economiche, già predisposte dagli enti interessati, e delle sensibilità culturali in campo partirà a breve anche il completamento del recupero della facciata della chiesa di San Felice.

Al di là dell’elenco delle varie attività di recupero del patrimonio storico-artistico svolte recentemente, un dato eloquente emerge dal monitoraggio culturale sullo stato di conservazione della “pietra” d’arte utilizzata per i monumenti di Guglionesi.
Soprattutto per la “sedimentaria” utilizzata tra il XVII e il XVIII secolo, nella quale spesso rinveniamo sedimenti di origine marina (tante conchigliette!), riferendoci ai rinnovamenti in stile “baroccheggiante” risalta la forte predisposizione all’aggressione atmosferica nell’ultimo decennio, fenomeno probabilmente dovuto anche alla variazione del grado di acidità delle piogge che facilitano, in condizioni di evidenti escursioni termiche nella stagione invernale, la esfoliazione arenaria della pietra d’arte.

Dal mio archivio bibliografico e fotografico riporto una circostanza che rende “visibile” l’enorme difficoltà conservativa del nostro patrimonio culturale.

Per la rivista “Made in Molise” (Palladino Editore), nel 2001 pubblicai l’articolo “Sulle orme tempo” presentando ad un vasto pubblico di lettori alcuni riferimenti alla cultura francescana conservati da secoli a Guglionesi. Per la cronaca, lo studio dell’articolo su “Made in Molise” fu alla base di operazioni culturali, anche di opportune sinergie politico-amministrative a livello locale, che introdussero il patrimonio storico-artistico di Guglionesi nei finanziamenti dei progetti europei Leader e nei Cammini francescani, grazie ai quali arrivarono risorse economiche per recuperare la Piazza Municipio (ex chiostro francescano, indicato preventivamente nello studio con la eventualità di recuperare una splendida cisterna francescana di fine XIII secolo) e il Convento dei Cappuccini, con la successiva implementazione del Polo civico culturale “Corrado Gizzi”.

L’immagine-copertina dell’articolo di “Made in Molise”, cioè uno scatto che io realizzai su diapositiva nel 2000, confrontata con una fotografia che io stesso ho scattato solo domenica scorsa (26 gennaio 2014), lascia presumere alla collettività quale sia la effettiva priorità culturale del patrimonio storico artistico di Guglionesi (sperando di non annoiare i lettori con le mie osservazioni!).

La comparazione fotografica si riferisce alla pietra presente sul viale della sagrestia della chiesa di Sant'Antonio di Padova a Guglionesi, la quale, come probabile testimonianza dei lavori di restauro del 1731, tramanda uno degli antichi stemmi francescani preservati non solo nel Molise.

La storia locale senza monitoraggio di alcuna voce, in silenzio, di notte, durante un inverno, sotto la pioggia e nel freddo, magari con poca coscienza o scarsa sensibilità… va purtroppo cancellandosi alla contemporaneità, pure sulla “dura pietra”. A proposito di esfoliazione culturale!

Lo stemma francescano, nel 2000 e nel 2014 (archivio fotografico della famiglia di Luigi Sorella)

Lo stato di conservazione dello stemma francescano.

Lo stato di conservazione dello stemma francescano.

Cartellone




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