19/1/2014 ● Scuola
Il paradosso ATA: devono lavorare gratis!
A seguito del rifiuto del Dipartimento Funzione Pubblica alla certificazione
di compatibilità finanziaria all’ipotesi di accordo del 12 maggio 2011 è stato
negato il riconoscimento del beneficio economico ai lavoratori ATA che ne erano
titolari dal 2011. Il recupero delle somme “illecitamente” percepite era
previsto a partire dallo stipendio di febbraio 2014.
Ora, il Consiglio dei ministri di venerdì 17 gennaio ha sospeso la restituzione
delle somme percepite dagli ATA, beneficiari della 1° e 2° posizione economica,
acquisita dal 1 settembre 2011 al 31 agosto 2013. Tuttavia, la beffa nei
confronti di questi lavoratori, non si è risolta. Infatti nella nota
ministeriale si dice che non verrà più attribuito tale riconoscimento a partire
dalla data indicata e per il futuro. Quindi, non si dovrà più restituire il
pregresso, ma queste saranno bloccate per l'anno in corso! E chissà per quanti
anni ancora!
I provvedimenti che riguardano la scuola sono all’insegna del pressapochismo e
della mancata conoscenza di come funziona il servizio pubblico d’istruzione. Non
sanno che per gli ATA le posizioni economiche non sono un automatismo per
l’aumento di stipendio, non sanno che gli ATA hanno l’attribuzione di posizione
economica solo in seguito a procedure concorsuali e con l’assunzione di mansioni
ulteriori al loro profilo professionale, da svolgere oltre i normali compiti.
Un assistente amministrativo che ha la seconda posizione economica sostituisce
il DSGA, un collaboratore scolastico che ha l’ex art.7 assiste l’alunno
disabile. Se sospendono il beneficio economico dicono in maniera indiretta che
questi lavori non sono importanti e dunque possono non essere retribuiti, oppure
che quei lavori non si devono più fare. Cosa deve fare il personale ATA nelle
scuole? Limitarsi alle mansioni ordinarie?
Proponiamo agli assistenti amministrativi, ai tecnici ed ai collaboratori
scolastici che ha l’art.7 e/o la seconda posizione economica, di comunicare per
iscritto al DSGA, al DS, all’USR, al MIUR che a dal 1 febbraio 2014 non faranno
la funzione ulteriore assegnata perché essa non è retribuita.
E’ ora di smetterla con le vessazioni al personale ATA! Si tratta di lavoratori
che svolgono un compito fondamentale per far funzionare la scuola. Compito che
deve essere considerato, valorizzato e retribuito. Ricordiamo che in Molise i
tagli voluti dal duo Gelmini - Tremonti hanno ridotto di 500 posti gli organici
ATA negli ultimi anni. Il tutto in un contesto in cui i plessi sono sempre gli
stessi, la complessità del lavoro è aumentata (integrazione disabili, immigrati,
funzioni decentrate alle segreterie, ecc.) ed alle scuole si chiede di essere
sempre aperte per rispondere alle esigenze del territorio.
Bisogna battersi contro questa deriva che non investe sul futuro. La FLC CGIL ha
proclamato lo stato di agitazione e nelle prossime settimane ne discuterà con i
lavoratori in assemblee già programmate.